Sbarco dei migranti nel porto di Livorno, l’intervento del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza
Il Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Livorno, Stefano Romboli, è intervenuto, con un comunicato, sulla vicenda dei migranti sbarcati nel porto di Livorno.
“Fra i 250 migranti rifugiati che sbarcheranno a Livorno in questi giorni ci sono anche alcune/i minorenni non accompagnati.
E’ soprattutto a queste/i che guardo con preoccupazione perché sono le persone più fragili e vulnerabili, più bisognose di cura e protezione, soprattutto quando i riflettori saranno spenti e la notizia dello sbarco cesserà di esistere.
Ogni bambino e bambina e ragazzo e ragazza in ingresso in Italia è un soggetto di diritto, nella sua individualità, e come tale va riconosciuto fin dalle prime fasi dell’accoglienza.
Solo così si può tutelare pienamente la persona minorenne e garantire il rispetto dei suoi diritti.
E per far questo è fondamentale l’ascolto, la piena partecipazione e il coinvolgimento del minore in ogni azione che lo riguardi, sempre seguendo il principio del suo superiore interesse.
Ce lo ricordano i diritti e i principi della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (articolo 22 in particolare: diritto a protezione speciale e assistenza nel caso in cui il minorenne sia un rifugiato).
Mi auguro si faccia davvero il possibile per ridurre i rischi e le probabilità di non spezzare le loro vite e di non penalizzarle ulteriormente nello sviluppo e nella formazione, ricordando e garantendo loro i diritti previsti e sanciti.
La città di Livorno (l’Amministrazione Comunale e il territorio, in generale, hanno reagito benissimo all’indicazione del Governo di far sbarcare qui le navi) ha una buona possibilità di mostrare solidarietà, giustizia sociale e umanità. Oltre alla retorica e ai buoni sentimenti.
Perché il “benvenuto” non sia solo uno slogan o uno striscione da mostrare”.