Cronaca 17 Luglio 2024

Scadenza concessione ALP, USB incontra AdSP:  “clausola sociale presente su bando”

Scadenza concessione ALP, USB incontra AdSP:  "clausola sociale presente su bando"Livorno 17 luglio 2024 – Scadenza concessione ALP, USB incontra AdSP:  “clausola sociale presente su bando”

Nella mattinata di lunedì 15 luglio la Rappresentanza Sindacale Unitaria di ALP, art 17 nel porto di Livorno, si è incontrata con il Segretario Generale dell’AdSP Dott. Paroli e con i dirigenti dell’ufficio del lavoro portuale.

L’argomento principale della discussione è stata la scadenza della concessione di ALP a giugno 2025, e le clausole da inserire nel necessario bando di gara da pubblicare entro fino settembre per il nuovo soggetto che, ai sensi dell’articolo 17 della Legge 84/94, dovrà garantire personale in porto durante i picchi di lavoro.
Accogliamo positivamente le parole del SG Paroli che ha annunciato la presenza della clausola sociale nel bando per l’attuale forza lavoro che andrà quindi in continuità lavorativa nel nuovo soggetto e l’operatività dell’articolo 17 non dovrà essere interrotta neanche per un giorno.

Salvaguardia che comunque davamo per scontata visto che stiamo parlando di circa 70 famiglie e di lavoratori che svolgono le stesse mansioni in Alp da circa 20 anni.

Entrando nei meriti del bando, la legge ci indica strade alternative nel caso andasse deserto quindi senza manifestazioni di interesse.
Ci preme sottolineare ancora una volta la necessità di un polo unico di manodopera nel porto di Livorno che sostituisca l’attuale organizzazione del Lavoro, smantellando il sistema dell’appalto ad ogni costo e che smetta di mettere in competizione l’articolo 17 con gli articoli 16, i quali a Livorno lavorano esclusivamente su appalto dei Terminalisti.

Ancora una volta però il sistema portuale non sembra aver recepito l’opportunità che si sta preannunciando con la pubblicazione del bando per l’articolo 17 e quindi, siamo voluti entrare nel merito dell’eventuale  “piano B” che in questo caso è, sempre  che il bando vada deserto,  la promozione da parte dell’AdSP di un’Agenzia partecipata da tutti i terminalisti con una pianta organica maggiore rispetto ad ora andando ad  intercettare anche altre mansioni all’interno della cinta  portuale da poter destinare ai lavoratori dell’articolo 17.

Scadenza concessione ALP, USB incontra AdSP:  “clausola sociale presente su bando”

Tra queste “nuove” occasioni di lavoro alcune sinceramente ci sono sembrate molto fantasiose mentre altre nel tempo le abbiamo sponsorizzate anche noi come rappresentanti sindacali.
Ci preme sottolineare ancora una volta che non c’è niente da inventare, nemmeno questa volta. Le occasioni di lavoro in porto ci sarebbero già adesso; e se l’attuale ALP sta in piedi solamente grazie ai sostentamenti pubblici derivanti dalle proroghe del Decreto 199, perché, nonostante siano evidenti anche noi gli sforzi fatti dalla AdSP nel  controllo della turnazione delle imprese e degli straordinari, ancora oggi in porto c’è chi fa quel che vuole lavorando anche per 12 ore consecutive.  Inoltre vi sono alcune imprese con fatturati internazionali negli ultimi 20 anni non hanno mai avuto bisogno neanche una volta di un lavoratore Alp e che quindi hanno sempre gestito i picchi di lavoro per conto loro con straordinari fuori legge.
Se tanto è stato fatto, ancora tanto c’è da fare e la creazione di un polo unico rimane l’unico e necessario sistema per poter gestire e cambiare l’organizzazione del lavoro nel porto di Livorno.
A tal proposito il silenzio della politica governativa locale, in questo momento, è veramente imbarazzante perché il Porto rimane una delle ultime risorse economiche della città, e visto che le banchine se le sono già comprate gli armatori almeno il Lavoro sulle navi dovrebbe rimanere un valore aggiunto per la città stessa, un po’ per cultura e molto per necessità.
Durante la riunione sono stati affrontati anche temi generali come quelli riguardanti la sicurezza sul lavoro, a partire dagli ultimi recenti incidenti durante i trasferimenti auto, e la necessità di riconoscere al più preso il lavoro portuale come usurante. L’argomento della riforma portuale e il rinnovo del CCNL unico dei Porti.

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