Sciopero AAMPS: AVR ha sostituito i lavoratori in malattia
L'11% degli assenti dal lavoro giovedì non era in sciopero ma in malattia
“È grave confondere le rivendicazioni sindacali con le battaglie politiche. Ed è ancora più grave non saper distinguere tra il socio e l’azienda.
La sovrapposizione tra questi due aspetti – quello sindacale e quello politico, così come il ruolo della proprietà e quello dei vertici aziendali – sono alla base delle troppe distorsioni che continuano a determinare la crisi economica e occupazionale della città.
Se il sindacato fa politica e sciopera sotto al Comune e non davanti all’azienda, significa che si presta a una critica politica che è ciò che abbiamo legittimamente fatto noi.
In una città che soffre per la mancanza di lavoro c’è un’azienda che assume e crea occupazione. Eppure il sindacato sciopera.
Ci sono state assunzioni, decine di assunzioni che tra 36 mesi, ormai in alcuni casi 24, diventeranno a tempo indeterminato. E per questo si protesta? Per carità, tutto legittimo così come lo sono le nostre critiche. L’attivitá aziendale è sotto la supervisione del commissario del tribunale che è garanzia di legalità e di assoluto controllo sui procedimenti.
Sulla questione dell’intervento dei dipendenti di Avr che hanno ripulito una piccola parte delle strade trasformate in discarica in seguito allo sciopero, non abbiamo motivo per non credere alla tesi dell’azienda: l’11% degli assenti dal lavoro giovedì non era in sciopero ma in malattia. E sostituire chi è in malattia è legittimo, anzi, fondamentale per garantire un servizio adeguato alla cittadinanza che non può restar privata di un servizio essenziale per uno sciopero seppur legittimo, che ripetiamo, è politico considerata la presenza a fianco della Cgil del consigliere regionale del PD Gazzetti e il capogruppo in consiglio comunale del PD Caruso”.
Gruppo Consiliare M5S Livorno