Sciopero dei porti, USB chiede 300 euro netti in busta paga come recupero minimo dell’inflazione
Livorno 6 aprile 2024 – Sciopero dei porti, USB chiede 300 euro netti in busta paga come recupero minimo dell’inflazione
Il comunicato del sindacato Usb Livorno al termine dello sciopero dei porti
“Si è svolto lo sciopero nazionale del settore portuale. A Livorno presidio dell’Unione Sindacale di Base davanti al varco Valessini. Camion fermi in entrata per tutta la mattinata.
Al centro della protesta il rinnovo del contratto nazionale porti e il rischio, percepito da molti lavoratori portuali, che le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL insieme alle parti datoriali vadano a firmare un rinnovo con pochi spiccioli di aumento (USB chiede 300 euro netti in busta paga come recupero minimo dell’inflazione) e oltretutto erogati, in tutto o in parte, con benefit e welfare e non cifre reali sui minimi tabellari.
Si è scioperato anche per protestare contro la decisione delle controparti datoriali, anche un questo caso con la complicità dei sindacati concertativi, di non far partecipare USB al tavolo di trattativa nazionale nonostante la nostra organizzazione abbia una solida rappresentanza nei maggiori porti italiani.
Evidentemente la democrazia sindacale spaventa chi sa già di dover proporre e accettare accordi al ribasso.
Preoccupazione anche per la futura riforma nazionale dei porti con la probabile ulteriore privatizzazione di un sistema già, nei fatti, in mano ai privati.
Ultimo aspetto, non meno importante, il riconoscimento del lavoro portuale come usurante e la sicurezza sul lavoro.
USB è pronta a proseguire in questa vertenza fino a quando le legittime proposte dei lavoratori non saranno accettate”.