Scivoli per la mobilità ridotta: un ostacolo, più che un aiuto a Livorno
Livorno 26 agosto 2024 – Scivoli per la mobilità ridotta: un ostacolo, più che un aiuto a Livorno
Gli scivoli del marciapiede, pensati per facilitare l’accesso a persone con mobilità ridotta come chi usa sedie a rotelle, anziani con carrellini, non vedenti e anche per genitori con passeggini; sono essenziali per rendere la città accessibile e sicura per tutti. Tuttavia, a Livorno, in alcune zone centrali come tra la Sinagoga e l’Istituto Superiore Colombo Vespucci; la gestione di questi scivoli lascia molto a desiderare, trasformandoli spesso in un vero e proprio percorso a ostacoli.
Un esempio emblematico della mala gestione è visibile in una serie di foto scattate proprio in questa zona centrale.
In una di queste immagini, si nota uno scivolo del marciapiede che permette di accedere alla strada. Un tempo, le moto e gli scooter parcheggiavano con la ruota anteriore rivolta verso il marciapiede lasciando libero lo scivolo per chi ne avesse bisogno.
Oggi, invece, i parcheggi per le due ruote sono stati spostati lungo il marciapiede, con il risultato che lo scivolo è ora bloccato da un rettangolo di parcheggio tracciato proprio davanti a esso. Così, l’accesso tanto necessario diventa praticamente impossibile.
Un altro esempio, forse il più eclatante, mostra uno scivolo del marciapiede che termina tra due posti auto regolarmente segnalati sull’asfalto. Come se questo non fosse già abbastanza assurdo, una rastrelliera per biciclette è stata piazzata proprio davanti alla rampa di discesa, impedendo completamente l’utilizzo dello scivolo. Un’ironia triste, che mette in luce quanto poco si pensi realmente alla mobilità inclusiva.
Le situazioni paradossali non finiscono qui. Un’altra immagine mostra uno scivolo posizionato nei pressi di alcune attività commerciali. Anche in questo caso, lo scivolo termina all’interno di un riquadro di parcheggio auto. In pratica, per utilizzare questi scivoli, chi ha mobilità ridotta deve sperare che il parcheggio non sia occupato o attendere pazientemente che il veicolo lasci il posto, trasformando una soluzione di accessibilità in un potenziale punto di frustrazione.
A questo punto, ci chiediamo: se continuano a essere proposte queste soluzioni alternative per creare parcheggi, a quando l’idea di disegnare posti auto davanti ai passi carrabili? Ovviamente, mai. Dai passi carrabili si riscuotono soldi, sia per il permesso stesso che per le multe che fioccano quando qualcuno parcheggia davanti a uno di essi. La mobilità ridotta, invece, sembra non portare guadagno, e dunque viene relegata a un’attenzione superficiale.
La situazione attuale dimostra che gli scivoli per la mobilità ridotta, se mal gestiti, diventano non solo inutili, ma anche ostacoli. Sarebbe ora che chi si occupa della viabilità e dell’accessibilità a Livorno prenda coscienza del problema e intervenga con soluzioni adeguate. L’inclusività urbana non è un’opzione, ma un diritto per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro mobilità.