Una scultura lignea del grande Rolando Filidei in dono alla città
Livorno – La cerimonia oggi, giovedì 18 gennaio al Teatro Goldoni
Una scultura lignea del grande Rolando Filidei in dono alla città
Prosegue il ciclo di donazioni di opere artistiche. L’opera rimarrà esposta nella sala de Bernart del Teatro
Livorno, 18 gennaio 2018 – “Monito”, come messaggio di pace e invito alla riflessione sulle conseguenze di ogni conflitto. E’ questo il titolo del bassorilievo in legno di ulivo del maestro Rolando Filidei (1914-1980) che andrà ad arricchire il patrimonio artistico della Fondazione Goldoni.
Prosegue così il ciclo di donazioni artistiche alla città, inaugurato lo scorso dicembre dal dipinto dell’artista Gio Batta “Palio dell’Ottocento” da parte della Fondazione Lepori Gio Batta, che punta a fare del teatro Goldoni non solo un tempio della musica della città ma un vero e proprio polo culturale ed espositivo.
La consegna ufficiale della scultura lignea alla Fondazione Goldoni avverrà nel corso di una breve cerimonia, in programma giovedì 18 gennaio alle ore 17.30, all’interno della sala Massimo de Bernart del Teatro, alla quale prenderanno parte l’assessore alla cultura Francesco Belais, il direttore del Teatro Goldoni Marco Leone e la figlia dell’artista Maria Rosa Filidei.
Il bassorilievo “Monito” ritrae la disperazione di una madre mentre sorregge e porta via un bambino, in mezzo a travi crollate che travolgono ogni cosa, distruggendo opere d’arte e cancellando vite. Un richiamo, dunque, al dolore e all’orrore che la guerra porta sempre con sé e, al tempo stesso, un monito per tutti noi, guardando in particolare al presente e alle preoccupanti vicende internazionali.
Biografia dell’artista. Rolando Filidei nacque a Navacchio (frazione del Comune di Cascina-Pisa) nel 1914 e studiò all’Istituto d’Arte di Firenze (il famoso Istituto di “Porta Romana”), dove ebbe Maestri Libero Andreotti, Giovanni Vagnetti e Francesco Chiappelli. Scultore, raggiunse il massimo della sua espressione artistica nel trarre dal legno le forme nascoste, pur non trascurando la pietra, altra sua materia congeniale, e il bronzo. Interrotta dalle vicende belliche la sua attività, solo dopo la guerra poté esprimersi ponendo residenza ed opera a Rosignano Marittimo prima, Solvay, dopo. Invitato a numerose Mostre e Rassegne d’Arte (particolarmente importanti quelle di Arte Sacra), vinse molti importanti Premi.Tenne oltre 50 esposizioni personali in città italiane ed estere.Sue opere, spesso raccolte a costituire “quasi Mostre permanenti”, si trovano in San Leopoldo di Vada (Rosignano Marittimo) Santa Teresa di Rosignano Solvay, nella Parrocchiale di Castelnuovo della Misericordia (Rosignano Marittimo), in San Francesco a San Miniato, nel Palazzo Comunale di Rosignano Marittimo; nonché in Palazzi pubblici, Piazze (Piazza del Risorgimento a Rosignano Solvay), Cimiteri (Cecina, Rosignano, Santa Croce sull’Arno) e Raccolte Pubbliche e Private, italiane e straniere (dagli U.S.A., alla Repubblica Ceca, alla Nuova Zelanda).Scultore “francescano”, di “casa” ad Assisi. Sue opere sono in San Damiano, Eremo delle Carceri, Santa Maria degli Angeli. Numerosi i critici che di Lui si sono occupati.
(Biografia tratta dal volume “Rolando Filidei nel centenario della nascita” di Maria Rosa Filidei Baronti e Michele Pierleoni, 2014 Galleria d’Arte Athena – Livorno)