Cronaca 29 Settembre 2025

Cecioni senza Osa, studenti disabili senza assistenza: “1555 euro lordi al mese per 4 ore al giorno sono pochi?”

La scuola a due velocità: una che accoglie e un’altra che lascia indietro chi ha più bisogno

Scuola senza Osa, studenti disabili lasciati senza assistenza: "1857,6 euro lorde per 4 ore al giorno sono poche?"Livorno 29 settembre 2025 Cecioni senza Osa, studenti disabili senza assistenza: “1555 euro lordi al mese per 4 ore al giorno sono pochi?”

“Un diritto negato, non un favore”

1555 euro lordi al mese per 4 ore al giorno non bastano? E’ quello che si chiede un genitore che ci scrive dopo aver fatto 2 conti. Nel bando infatti, l’istituto Cecioni ha messo a disposizione una somma di 14mila euro per un osa con paga oraria è di 19,35 euro lordi per 4 ore al giorno. A questo bando non avrebbe risposto nessuno

Il nuovo anno scolastico è iniziato, ma non per tutti allo stesso modo. Mentre la maggior parte degli studenti ha trovato insegnanti e personale ATA pronti ad accoglierli, molti alunni con disabilità sono stati costretti a sedersi nei banchi senza l’assistenza fondamentale degli Operatori Socio Assistenziali (OSA). Una mancanza che non è responsabilità diretta delle scuole, ma di un sistema che continua a mostrare falle gravissime, proprio a danno delle persone più fragili.

Il caso del Liceo Cecioni di Livorno raccontato dal lettore fotografa bene la situazione. L’istituto ha pubblicato un bando per selezionare un OSA con incarico fino al 10 giugno 2025: 24 ore settimanali, distribuite in 4 ore al giorno, per un compenso lordo di circa 19,35 euro all’ora. Nonostante il fabbisogno evidente, il bando è andato deserto. La scuola ha ripresentato un nuovo bando e nell’attesa ha inviato alle famiglie una comunicazione in cui si chiede ai genitori stessi di attivarsi presso il Comune per ottenere un OSA. In altre parole: la scuola apre le porte, ma non ha gli strumenti per garantire pari diritti a tutti.

Il paradosso è evidente: la scuola italiana è pubblica e obbligatoria, ma se non è in grado di accogliere tutti in modo dignitoso – inclusi gli studenti con disabilità – allora non dovrebbe aprire affatto, o almeno non fino a quando non sia pienamente funzionante. Perché la dignità non è un optional, ma un diritto sancito dalla Costituzione.

 

Le conseguenze pratiche di questa mancanza sono drammatiche. I collaboratori scolastici e i docenti, per legge, non possono occuparsi di bisogni primari come accompagnare i ragazzi disabili in bagno. Così, in assenza di OSA, gli studenti rischiano di di trattenere o restare per ore con i vestiti sporchi, senza possibilità di essere cambiati. Alcuni genitori devono chiedere permessi al lavoro per correre a scuola a occuparsi dei figli, altri scelgono di non mandarli in classe.

La scuola, però, dovrebbe essere il luogo in cui si cresce insieme, senza esclusioni. Eppure, anno dopo anno, all’inizio di ogni settembre si ripete lo stesso copione: i ragazzi più fragili devono aspettare, perché il sistema non è in grado di garantire ciò che sarebbe un diritto elementare.

Dietro i numeri del bando andato deserto ci sono volti e storie. Ci sono famiglie stanche di lottare da sole, studenti che rischiano di essere trattati come invisibili, comunità scolastiche che si trovano impotenti di fronte a una macchina amministrativa che scarica le responsabilità senza risolverle.

L’istruzione è un diritto universale. Non può esserci scuola a due velocità: una che accoglie e un’altra che lascia indietro chi ha più bisogno.

Cecioni senza Osa, studenti disabili senza assistenza: “1555 euro lordi al mese per 4 ore al giorno sono pochi?”

Regionali Marco Landi
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