Cronaca 31 Luglio 2025

Security Manager, raccolta dati e tanti incontri nel suo primo anno di mandato

Security Manager, raccolta dati e tanti incontri nel suo primo anno di mandatoLivorno, 31 luglio 2025 Security Manager, raccolta dati e tanti incontri nel suo primo anno di mandato

Presentato a Palazzo Comunale dal sindaco Luca Salvetti il bilancio del primo anno di attività del Security Manager, Giampaolo Dotto, sostituto commissario della Polizia di Stato in pensione, professionista specializzato nell’elaborazione e nella realizzazione di politiche integrate di sicurezza urbana. 
Il Security manager ha iniziato il suo lavoro nel mese di settembre dello scorso anno ed ha lavorato da solo e in sinergia con la Polizia Municipale.

Nei primi sei mesi è stata avviata un’attività di raccolta ed analisi dei dati. Inoltre a settembre 2024 si è tenuto il primo di molti incontri con i presidenti dei consigli di zona. 

Fin dall’inizio – ha dichiarato il sindaco Luca Salvetti – il Security Manager si è interfacciato con il sottoscritto, con la Polizia Locale, con le altre istituzioni e quindi Prefettura, Questura, Carabinieri i Consigli di Zona e i cittadini. Mi preme precisare che tra Dotto e la Polizia Municipale c’è stato subito un bell’intreccio di idee e attenzioni, così come con le altre istituzioni. Era opportuno che l’Amministrazione avesse una visione diversa, non unilaterale, ma “cittadina”. Il lavoro che è stato portato avanti è stato molto intenso. Gianpaolo ha sempre risposto con la sua presenza e professionalità a tutti gli inviti, a tutte le situazioni, le richieste che sono state proposte in questo ambito. Con i cittadini il rapporto è stato diretto con incontri e riunioni. Presente anche Michela Pedini, funazionaria ad elevata qualificazione della Polizia Municipale che lavora da anni sul territorio ed ha sviluppato una notevole esperienza. 

Il tema della sicurezza è stato trattato qualche tempo fa nella chat che ho con i sindaci italiani. Ed è emerso che tutte le città stanno vivendo un momento di grande tensione sociale e che è necessario un intervento del Governo che non scarichi le responsabilità sui sindaci e sulle Amministrazioni locali. 

Noi come Amministrazione abbiamo fatto tutto quello che richiedeva il nostro ruolo, ovvero riqualificazione, rilancio dei quartieri, efficientamento della Polizia Municipale per il giusto controllo del territorio. Ora serve qualcosa d’altro che non può essere messo in campo a livello locale, ma che deve stare dentro una strategia nazionale che non può avere colore politico, ma solo un riferimento nel buon senso, nell’efficienza e nelle scelte veramente necessarie e capaci di incidere a Livorno, come a Pisa, a Milano o a Messina”. 

La sicurezza è una problematica delicata e difficile da affrontare, – ha aggiunto il Security Manager – si “appoggia” su un terreno scivoloso e complesso, motivo per il quale va esaminata con lucidità ed equilibrio. L’avvento dei social ha reso ancora più ardua la “gestione” del fenomeno, facendo da cassa di risonanza ad accese discussioni, non solo giornalistiche, ma anche politiche, che vanno ad alimentare polemiche strumentali e fomentano ancor di più la sfiducia dell’opinione pubblica. Per questo motivo, il Comune di Livorno ha deciso di approcciare la tematica non solo con le iniziative canoniche, ma anche con una metodologia sperimentale. Da una parte, quindi, investendo in un importante potenziamento degli organici della PM e implementando sistemi di video sorveglianza, dall’altra con l’istituzione della figura del Security Manager. Durante questo anno di prova è stato dato il via alla prima fase, definita ricognitiva. Collaborando direttamente con altre importanti novità, fortemente volute dall’Amministrazione Comunale, come la Polizia Municipale di prossimità, l’Ufficio Segnala-Li ed i Consigli di Zona, sono stati organizzati numerosi incontri con la cittadinanza, suddivisa per quartieri, la quale ha direttamente rappresentato le problematiche delle proprie “realtà”. Tanti confronti, dei “faccia a faccia” con discussioni anche animate nei quali, però, oltre alle “legittime rimostranze” le persone hanno fornito idee, spunti e soluzioni interessanti, proprio perché chi vive i quartieri, oltre ad avere una consapevolezza diretta di ciò che li circonda, mira a migliorare lo stesso ambiente. La presenza della responsabile della Polizia di Prossimità, durante le riunioni, ha fornito un utilissimo supporto tecnico operativo per la risoluzione, spesso immediata di “problemi” di competenza dell’Amministrazione Comunale (illuminazione delle strade, segnaletica stradale, viabilità, miglioramento delle infrastrutture, rifiuti), o quanto meno con la presa in carico delle criticità da affrontare per le questioni risolvibili in un arco temporale a medio o lungo termine. In tale ottica si sta avviando un’ulteriore fase, quella della collaborazione e scambio di feedback con i responsabili della Polizia di Stato. Ci si riferisce in particolare alle segnalazioni di spaccio, furti o reati che necessitano una più approfondita analisi valutativa o di un supporto informativo e di screening per l’attività di contrasto alla criminalità dei servizi definiti di Alto impatto, voluti dal Prefetto di Livorno. Non solo. La sinergia oltre che con i Consigli di Zona è stata estesa anche ad altre realtà come i comitati di quartiere, le associazioni di categorie del commercio e le comunità straniere. Un esempio per tutti la riqualificazione di piazza Garibaldi e zone limitrofe. Se il primo step è maturato a seguito delle indicazioni fornite da chi ha la responsabilità e la gestione sia dell’Ordine Pubblico che della Polizia Giudiziaria, dopo numerosi briefing, con azioni che riguardano l’abbattimento delle baracchine di via del Pettine, il potenziamento dell’illuminazione e la pedonalizzazione dell’area, i futuri interventi verranno realizzati anche e soprattutto dopo confronti con rappresentanti del quartiere, di associazioni che operano nel sociale e del commercio locale. L’obiettivo è “riaccendere le luci dei quartieri”, promuovendo iniziative ed eventi, creando o rigenerando il commercio di vicinato, mantenendo le peculiarità degli stessi quartieri, tutti simili ma al contempo differenti tra loro. Una forma di sociocrazia della sicurezza e visione dell’insieme che prende spunto da un’ampia letteratura scientifica ripartendo, per l’appunto, da una riqualificazione condivisa”.

Presenti alla conferenza stampa la dottoressa Michela Pedini funzionaria della Polizia Municipale a elevata qualificazione, Donatella Ferrini dell’Ufficio Segnala-Li e alcuni rappresentanti dei Consigli di Zona che hanno apprezzato il lavoro del Security Manager e posto ulteriori nuove questioni da trattare e poi risolvere.

Security Manager, raccolta dati e tanti incontri nel suo primo anno di mandato

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