Cronaca 25 Novembre 2017

Selezione pubblica per tutori volontari di minori stranieri non accompagnati 

Il Comune di Livorno aderisce alla campagna promossa dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza

Selezione pubblica per tutori volontari di minori stranieri non accompagnati 

L’assessore al sociale Ina Dhimgjini propone un percorso affinché la figura del tutore volontario possa essere estesa alla tutela di tutti i minori, non solo quelli stranieri

 

 

Livorno, 25 novembre 2017 – Il Comune di Livorno aderisce alla campagna di sensibilizzazione promossa dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza finalizzata alla selezione e formazione di tutori volontari di minori stranieri non accompagnati.

 

La legge n. 47 del 7 aprile 2017, recante misure di protezione per i minori stranieri non accompagnati, istituisce infatti, all’art. 11, la figura del tutore volontario.

Il 12 luglio scorso è stato pubblicato l’avviso di selezione degli aspiranti tutori volontari di minori stranieri non accompagnati.

 

Il tutore volontario, si legge nel bando, “è la persona che, a titolo gratuito e volontario, non solo voglia e sia in grado di rappresentare giuridicamente un minore straniero non accompagnato, ma sia anche una persona motivata e sensibile, attenta alla relazione con il minore, interprete dei suoi bisogni e dei suoi problemi”.

 

La tutela non comporta presa in carico domiciliare o economica.

Il tutore persegue il riconoscimento dei diritti del minore senza alcuna discriminazione, ne promuove il benessere psicofisico, vigila sui percorsi di educazione e integrazione tenendo conto delle capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni, vigila sulle condizioni di accoglienza, sicurezza e protezione, ne amministra l’eventuale patrimonio.

Occorre quindi che le persone individuate per ricoprire questo ruolo abbiano sempre tenuto una condotta ineccepibile sotto il profilo morale, che si trovino in una situazione economico-patrimoniale stabile e non esposta a conflitti di interesse con il minore, e che abbiano disponibilità di tempo e di energie da dedicare alla loro funzione.

Saranno quindi oggetto di valutazione i titoli di studio e le particolari capacità personali e professionali, la conoscenza delle lingue straniere, l’esperienza maturata presso conosciute e benemerite associazioni di volontariato o culturali, e presso agenzie educative.

Il bando (vedi allegato) è sempre aperto, ovvero non ha una scadenza predeterminata.

 

L’assessore al sociale, Ina Dhimgjini, ha comunicato all’ufficio dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza l’adesione dell’Amministrazione comunale alla campagna di sensibilizzazione, di cui sarà data massima diffusione, e ha proposto che venga intrapreso un percorso normativo perestendere la figura del tutore volontario alla salvaguardia del supremo interesse di tutti i minori, non solo gli stranieri non accompagnati.

 

“Il sempre più esteso disgregamento del tessuto familiare – scrive l’assessore Dhimgjini – fa troppo spesso venir meno il nucleo fondamentale della crescita del minore, e la crisi economica che investe il territorio costringe ad affrontare le difficoltà con sempre meno strumenti di tutela. Tutto ciò determina un incremento del lavoro dei Servizi Sociali, quotidianamente impegnati a “ricostruire” le fratture familiari, oltre che a seguire i moltissimi minori (stranieri e non) in carico”.

 

L’assessore Dhimgjini ha quindi chiesto un incontro affinché le istituzioni possano intraprendere un percorso comune in questa direzione.

Un punto di partenza potrebbe essere l’organizzazione, a Livorno, di una serie di eventi formativi, tenuti da personale dell’Autorità Garante, e rivolti ad enti ed associazioni di volontariato del territorio, in vista dell’individuazione (e formazione) di valide figure che possano ricoprire il ruolo di tutore volontario dei minori.