Comune di Livorno 17 Agosto 2017

Servizi educativi, Le tre difficoltà del comune: contributi esigui, decreto nidi ed edilizia

“Il futuro e la sicurezza dei nostri ragazzi sono dunque interamente sulle spalle dei Comuni.” A rischio la ristrutturazione delle scuole Pazzini

La vicesindaco Stella Sorgente fa il punto sulla situazione scuola:

“Un nuovo anno scolastico è alle porte e ancora una volta toccherà al Comune sostenere lo sforzo economico più significativo per far funzionare al meglio i servizi educativi.

Anche la Regione è stata infatti costretta a contrarre gli investimenti a causa dei sempre più scarsi trasferimenti statali e ciò significa che la tenuta dei servizi dipenderà quasi esclusivamente dal nostro impegno.

I numeri parlano chiaro: nel 2015/16 la Regione ha investito oltre 246mila euro negli asili privati convenzionati per aumentare i posti a disposizione dei bimbi di Livorno.


Ora questo contributo è sceso a 36mila euro: l’anno scorso la differenza è stata coperta con fondi europei, ma è il segno che la Regione intende utilizzare altrove le proprie risorse. Per quest’anno invece non ci è ancora dato sapere con precisione a quanto ammonteranno le risorse europee destinate a questi servizi.

Esattamente il contrario di quanto fatto dal Comune, che in questo triennio ha mantenuto inalterati sia gli investimenti – oltre 7 milioni – sia il numero di posti a offerta pubblica integrata, 968.

L’altra nota dolente è rappresentata dal decreto su nidi e scuole dell’infanzia: qui l’unico imputato è il governo, che sul 2017 ha investito 209 milioni di euro per tutta Italia – a fronte di una spesa che per i Comuni sfiora il miliardo e mezzo – solo per costruire nuove scuole.

Una scelta assurda: sarebbe stato meglio investire questi pochi fondi per finanziare le ristrutturazioni, che sono meno onerose, o per ridurre le rette per i cittadini.

Anche per l’edilizia scolastica la situazione è critica: nell’assegnare i fondi contenuti nel fabbisogno triennale 2015/17, il governo ha scelto comprensibilmente di privilegiare gli interventi sull’antisismica, ma di lasciare solo briciole per investimenti di altra natura.

Una scelta che metterà a rischio sia la ristrutturazione delle Pazzini (progetto che occupa il 10° posto nella graduatoria regionale) sia la realizzazione della nuova scuola in Corea (26° posto).

Resta invece l’impegno del Comune che, per quest’estate, ha programmato e realizzato oltre 40 interventi di manutenzione in decine di scuole, trovato 800mila euro per la manutenzione straordinaria delle Micheli e 500mila euro per la rimozione dell’amianto da Villa Corridi. Tutto ciò mentre nel bilancio regionale di previsione, alla voce edilizia scolastica si legge un laconico “zero” euro.

Il futuro e la sicurezza dei nostri ragazzi sono dunque interamente sulle spalle dei Comuni: il nostro ha un bilancio virtuoso che ci permette di fare miracoli, ma da soli non possiamo farcela. Un intervento serio da parte delle altre istituzioni non è più procrastinabile”.