Cronaca 21 Dicembre 2020

Servizi educativi, un intervento dell’Amministrazione comunale

municipioLivorno, 21 dicembre 2020 – Servizi educativi, un intervento dell’Amministrazione comunale.

“L’Amministrazione comunale non ha alcuna intenzione di privatizzare i servizi educativi.

Su questo non ci sono mai stati dubbi

Proprio da questo siamo partiti nella scorsa estate quando, coinvolgendo da subito in un confronto i sindacati, abbiamo preso coscienza di come l’emergenza Covid-19; avesse aggravato la carenza di personale che cerchiamo di limitare fin dal nostro insediamento, nonostante le 180 assunzioni a tempo indeterminato in 18 mesi; di cui 43 nel comparto educativo tra insegnati, educatori e coordinatori pedagogici, a dimostrazione di come la volontà chiara di questa Amministrazione sia quella di continuare ad investire e programmare su di un servizio che è e deve rimanere pubblico, seppur con qualche necessario intervento correttivo.

Proprio al fine di garantire la ripartenza scolastica in piena sicurezza abbiamo ulteriormente innalzato il personale educativo attraverso l’incremento dell’appalto con l’agenzia di somministrazione; che ad oggi interessa poco meno di 80 unità contro le 35/40 solitamente impiegate, e che scadrà a giugno 2021.

Ora come allora era ed è evidente, a noi ed ai sindacati, che queste misure di emergenza non possono continuare in un lungo periodo a causa dei tetti di spesa imposti dalla normativa; che prescindono dalla volontà politica di incrementare le risorse a disposizione e per le modifiche dei quali ci siamo mossi con ANCI e con il Parlamento per promuovere un emendamento alla prossima Legge di Bilancio dello Stato.

Per questo motivo abbiamo attivato dal mese di agosto un tavolo di confronto con i sindacati, chiedendo anche a loro proposte alternative, mai arrivate.

In questa fase di decisioni ancora tutte da definire e per le quali sono diversi gli scenari in esame non è possibile accettare alcun tipo di strumentalizzazioni da parte di chi vuol promuovere una narrazione completamente diversa dalla realtà facendo leva sulla sensibilità delle famiglie e di chi ha a cuore i servizi a controllo pubblico.

Passando da un appalto di somministrazione (quello attuale, che scade comunque a giugno 2021) ad uno di servizio, il servizio resta pubblico, i posti nelle strutture non diminuiscono e sarà l’Amministrazione a decidere il progetto educativo, la formazione del personale, il coordinamento pedagogico, la determinazione delle rette e delle graduatorie”.

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