Servizi sanitari della Val di Cornia vicini alla paralisi: un disastro annunciato
L'intervento dell'Onorevole Chiara Tenerini (Forza Italia)
Livorno 20 ottobre 2022 – Servizi sanitari della Val di Cornia vicini alla paralisi: un disastro annunciato
La notizia del probabile imminente collasso del servizio sanitario della Val di Cornia, arriva direttamente dalla direttrice della Società della Salute a mezzo stampa. La carenza di specialisti nei nostri nosocomi mette a rischio le cure essenziali per i cittadini.
Una notizia che preoccupa molto ma che, purtroppo, non mi sorprende. E’ quanto dichiara l’Onorevole Chiara Tenerini (Forza Italia) che prosegue:
Sono anni che, insieme a tutto centro destra Toscano, denuncio una situazione di assoluta emergenza di carenza del personale, di specialisti, macchinari, organizzazione, ma soprattutto evidenzio da sempre la necessità di pianificare con una programmazione seria e strutturale il futuro degli ospedali di Elba, Piombino e Cecina.
La Regione, la SdS della Val di Cornia, e gli altri organi competenti, fino ad oggi si sono limitati soluzioni “tampone” per tentare di coprire i turni ospedalieri (massacranti per il personale in servizio) e i servizi sanitari (carenti per i cittadini), pagando professionisti privati oppure spostando specialisti da altre zone, senza mai affrontare con competenza e volontà risolutiva il problema.
Dove è finito il progetto pilota sul Presidio unico? Il progetto, tanto declamato dall’assessore regionale alla sanità, di interventi intesi ad intensificare le professionalità dei nostri ospedali per salvaguardare i servizi essenziali sanitari locali? Non è dato saperlo.
Anni e anni sprecati nell’immobilismo totale delle diverse giunte regionali, tante finte promesse, senza nessuna azione seria.
Oggi, trovare soluzioni imminenti al tardivo grido di allarme della dott.ssa Laura Brizzi, quando ormai “i buoi sono scappati”, è davvero un’impresa.
I pochi specialisti nelle liste, ovviamente, non vengono nei nostri ospedali. Scelgono altri presidi ospedalieri più efficienti ma dove, soprattutto, c’è chiarezza sul futuro.
Uno scenario che avevamo previsto e che abbiamo cercato di scongiurare con tutti i nostri mezzi a disposizione, tentando di spingere la Regione a correre ai ripari già dalla la scellerata pseudo “Riforma Rossi”.
I continui tagli trasversali per tentare maldestramente solo di far tornare i conti, senza una programmazione strutturale, stanno portando alla prevedibile paralisi del sistema assistenzialistico della costa tirrenica.