Cronaca 28 Marzo 2025

Servizio di salvataggio: i balneari incontrano la Capitaneria, ora il confronto si sposta al Ministero

Servizio di salvataggio: i balneari incontrano la Capitaneria, ora il confronto si sposta al MinisteroLivorno 28 marzo 2025 Servizio di salvataggio: i balneari incontrano la Capitaneria, ora il confronto si sposta al Ministero

Nella circolare che è stata illustrata si sottolinea l’obbligatorietà del servizio di salvataggio dal primo maggio al 30 settembre
SIB Confcommercio ha segnalato la gravissima carenza di bagnini per rispondere alla prescrizione

“Un incontro costruttivo e aperto al confronto”: così il presidente regionale e provinciale di Livorno Alberto Nencetti sintetizza la riunione che si è svolta oggi tra la Capitaneria di Porto e gli operatori balneari in merito al servizio di assistenza e salvataggio sulle spiagge. All’incontro presieduto dall’ammiraglio Giovanni Canu, per SIB Confcommercio erano presenti, oltre a Nencetti, il membro del comitato regionale Luca Petrucci (Versilia), il presidente provinciale di Pisa Fabrizio Fontani, la responsabile Area Legale Stefania Frandi e il segretario provinciale Alessio Schiano.

Canu ha illustrato la circolare del Comando Generale delle Capitanerie di Porto che prescrive l’organizzazione del servizio di assistenza e salvataggio anche per tutto il mese di maggio e quello di settembre.
Per la Capitaneria sarà possibile allungare la stagione balneare minima ma gli operatori dovranno comunque garantire il salvataggio per tutta la settimana e non solo per i fine settima come era stato possibile ad oggi. L’intenzione è quella di estendere la prescrizione a tutta la Toscana in conformità con tutte le altre regioni. In pratica: nel momento in cui  uno stabilimento apre alla clientela, un bagnino dovrà essere in torretta.

Nencetti ha premesso che gli obiettivi e le priorità di SIB Confcommercio sono gli stessi della Capitaneria. “Il problema, per rispettare questi obblighi, è la carenza di personale qualificato. L’incontro con la Capitaneria ha permesso di evidenziare queste criticità e ottenere ascolto, ma la questione ora deve essere affrontata a livello ministeriale, per trovare una soluzione praticabile che eviti chiusure forzate degli stabilimenti.

Le principali criticità sono legate all’entrata in vigore della normativa entrata in vigore nel 2024, che ha reso più stringenti i requisiti per il personale addetto al salvataggio. “Circa il 40% della forza lavoro potenziale è composta da studenti, disponibili solo da giugno”.

L’ammiraglio Giovanni Canu ha ascoltato con attenzione le problematiche sollevate e ha riconosciuto le difficoltà operative che gli stabilimenti si trovano ad affrontare. “Non è certo una questione di risparmiare qualche euro – ha sottolineato Nencetti – ma di una reale impossibilità a reperire le forze necessarie per garantire il servizio”

Proprio per questo, SIB Confcommercio chiede una dilazione dei tempi e una maggiore flessibilità nell’applicazione della normativa, per evitare che molti stabilimenti si trovino costretti a rimanere chiusi. Si attende ora un’interlocuzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Nel frattempo, il settore guarda con attenzione anche alle possibili soluzioni a medio termine: “Se lavoriamo bene su informazione e formazione, tra due anni potremmo trovarci con un sistema più sostenibile – conclude Nencetti – ma oggi servono risposte rapide per garantire un’estate sicura e senza disagi per operatori e turisti.”

Servizio di salvataggio: i balneari incontrano la Capitaneria, ora il confronto si sposta al Ministero


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