Sgombero torre della Cigna, primo rinvio al 31 gennaio per oltre 100 occupanti
Livorno 13 dicembre 2019 – Il sindacato Asia Usb Livorno in merito al primo accesso per lo sgombero della torre della Cigna: “l’ ufficiale giudiziario si è presentato presso la Torre della Cigna a Livorno. Era stato fissato il primo accesso con forza pubblica a seguito di un’ordinanza di sgombero immediato firmata a luglio da un Giudice del Tribunale di Livorno.
Erano presenti oltre un centinaio di attivisti e attiviste appartenenti al sindacato ASIA USB, militanti di diversi soggetti politici sia di movimento che di partito.
Sono intervenute anche delegazioni provenienti da Firenze e da Massa che ringraziamo per la solidarietà.
Abbiamo ottenuto un primo rinvio al 31 Gennaio 2020. Un rinvio molto breve che rischia di alimentare ulteriormente le preoccupazioni espresse in comunicati precedenti.
Ricordiamo che all’interno della Torre della Cigna vivono ancora circa 110 persone, compresi numerosi minori e anziani e che al momento, oltre alle varie promesse, non hanno ancora nessuna certezza di ottenere delle sistemazioni dignitose.
Sistemazioni di cui hanno assolutamente diritto in quanto in possesso dei requisiti di legge.
Stiamo parlando di nuclei familiari che hanno subito uno sfratto per morosità incolpevole a causa della perdita del posto di lavoro.
Le trattative con i vari soggetti coinvolti sono ancora aperte ma a seguito dell’ incontro che abbiamo avuto un paio di settimane fa con la Vice Prefetto, il tavolo che avevamo richiesto tra i rappresentanti del sindacato, Prefettura, proprietà e Comune non è stato ancora convocato.
Quindi di fatto ancora non ci sono garanzie certe sul futuro della Torre nel caso in cui lo sgombero venga effettivamente portato a termine.
Ribadiamo ancora una volta che qualsiasi intervento di forza sarebbe assolutamente inutile oltre che dannoso sia per gli occupanti ma anche per la città e per tutto il percorso di dialogo e confronto che è andato avanti ormai da anni.
Il 31 di Gennaio saremo nuovamente presenti di fronte alla Torre. Siamo anche in attesa di conoscere il responso finale del giudice circa l’effettiva sussistenza delle ragioni urgenti di sicurezza che hanno giustificato la prima ordinanza di sgombero.
Siamo decisi ad andare avanti con questa vertenza fino a quando tutte le famiglie non saranno effettivamente sistemate.
Per quanto ci riguarda, dati alla mano, l’opzione migliore sarebbe un rinvio di almeno un anno in modo da ottenere queste sistemazioni grazie allo scorrimento naturale delle graduatorie”.