SI Livorno: “Obiettivi e progetto LeU vanno rivisti profondamente”
Assemblea Circolo Territoriale di Sinistra Italiana Livorno Collesalvetti:
“Molto sotto le aspettative il risultato raccolto da LeU alle elezioni politiche. Ciò delinea un sentimento di delusione e ripensamento critico del progetto LeU in quanto tale, ma soprattutto nelle sue finalità. Il dato nazionale, è cresciuto leggermente solo localmente grazie alla presenza di candidati nuovi e provenienti dalla società civile che hanno svolto con abnegazione e risorse limitatissime il loro lavoro di candidati, mettendo in gioco la propria credibilità e per questo siamo grati a tutti loro. I risultati mostrano che esista il bisogno di comporre un ampio scenario a sinistra, come obiettivo inevitabile, ma la superficialità con la quale la lista-contenitore è stata composta e la debolezza estrema nella traduzione del messaggio politico scelto per identificarci ci hanno fortemente penalizzato. Un’ulteriore errore è stato quello di concentrare l’attenzione nei confronti degli elettori che hanno abbandonato il PD, cercando di attirare il loro voto: solo un voto su tre proviene da area ex PD. Avremmo dovuto spiegare il nostro progetto altrove.
Dovevamo difendere i deboli, trovare soluzioni per loro, mentre questo messaggio non è arrivato a destinazione. Ciò significa che il progetto e gli obiettivi siano profondamente da rivedere. L’emergenza di unitarietà non giustifica l’indebolimento del messaggio politico e l’approssimazione nelle scelte di alcune candidature rivelatesi molto scomode e che non hanno portato il valore aggiunto nei numeri, ma anzi, si sono dimostrate un freno che ha allontanato invece di avvicinare.
La rincorsa ad un PD fase di implosione non ha portato fortuna, ora le faide, ora gli accordi fra chi è ancora dentro al PD e chi è uscito da poco non sono mai interessate a Sinistra Italiana. Pensare al centro sinistra come collocazione più volte paventata da vari esponenti di LeU, non in capo a SI, ha finito per mal predisporre il nostro elettorato di riferimento. Errate le scelte strategiche sugli slogan e la comunicazione di essi, nulle le risorse investite dal nazionale di LeU, così come nullo il supporto organizzativo, mal gestito, spesso a comparti stagni anche a livello regionale dai coordinatori della lista LeU. Profondamente dannose le comunicazioni solitarie da parte di leader della lista, non concordate e troppo spesso in contrasto con il programma portato alle elezioni dalla lista.
La non equiparazione delle presenze fra i candidati, ha penalizzato la partecipazione ed il contributo fondamentale di Possibile causando una distanza che ha compromesso gli equilibri politici della lista, anche a Livorno, e questo dato deve far riflettere, dal momento che il rapporto fra SI e Possibile era collaudato e molto proficuo.Il risultato: 18 Parlamentari è un numero troppo esiguo per poter modificare una linea politica, nessun parlamentare eletto da SI in rappresentanza di questa Regione apre uno scenario incerto, visto che l’unico candidato eletto qui, non è residente in Regione e fa parte della schiera di candidati paracadutati . Servirà una presa in carico di tutti i problemi dei territori da parte di ogni eletto e si dovrà garantire una presenza continua sui territori per poter impostare i lavori parlamentari e fare proposte concrete. Senza un collegamento con i territori non si può costruire nulla. L’evidenza di una sconfitta non solo numerica ma di percezione va inevitabilmente tradotta in un momento di riflessione: nessuna accelerazione o scelta fatta in solitudine perché non condivisa e partecipata democraticamente a seguito di un dibattito, sarà accolta con favore dal territorio livornese. La richiesta del circolo territoriale di SI Livorno Collesalvetti, parte da una verifica dei vertici nazionali, della struttura organizzativa della Segreteria e a scendere dagli organismi regionali auspicando a breve la convocazione di un’assemblea nazionale del partito per arrivare ad una convocazione del congresso nazionale nel quale, dando la parola agli aventi diritto, stabilire linea e azione discendenti dalle scelte politiche che hanno portato al voto alle elezioni politiche del 4 marzo 2018.
Sono cambiati gli equilibri numerici delle presenze in parlamento, una Segreteria composta da 14 membri non ha funzionato perché troppo dispersiva, onerosa e lenta. I lavori parlamentari sono stati all’altezza dei risultati perché esisteva un collegamento ai territori, ma ora non potremo contare sulle stesse forze ed inevitabilmente ci sarà una sofferenza, perciò chiediamo una riorganizzazione degli organismi regionali, da scegliere in base a competenze precise con una suddivisione netta degli incarichi che possa dimostrarsi efficace, non come avvenuto nel recente passato. La campagna elettorale su Livorno è stata resa ancor più difficile da rapporti intermittenti con le altre forze quindi non è stato possibile costruire una campagna omogenea nelle azioni così come nelle decisioni. La mancanza di un coordinamento più volte richiesto da Sinistra Italiana Livorno e mai realizzato, ha compromesso di fatto l’unitarietà degli obiettivi. Dato molto evidente sono le dichiarazioni che contestiamo assolutamente, uscite sulla carta stampata da parte di alcuni esponenti non solo regionali di LeU, in particolare il ruolo troppo ingombrante del Governatore Rossi ha pregiudicato lo svolgimento di una campagna elettorale serena e senza vincoli sui contenuti.
Ricordiamo qui che Sinistra Italiana non condivide ancora oggi molte delle scelte espresse dal Governatore e tradotte in leggi regionali che hanno penalizzato la qualità della vita nella Regione.
Auspichiamo un ravvedimento immediato per adeguare la realtà ai fatti che ci accomunano come prescritto all’interno della lista LeU. Il circolo spenderà le sue energie mettendo Sinistra Italiana e restituendole forza con la discussione aperta e il tesseramento, mettendo il partito a disposizione di un ragionamento unitario che possa aiutare la lista unitaria a decollare davvero, ricostruendo quel rapporto di fiducia con Possibile sulla base di obiettivi condivisi e legati a questo territorio.
E’ necessario ricostruire il clima di fiducia in parte compromesso dal risultato elettorale, per questo il Circolo si impegnerà a tenere aperte le sue porte verso tutta la sinistra, per proseguire quel processo unitario che coinvolge le forze interne alla lista, ma non solo, per alzare il livello del dibattito cittadino sulla scorta di ciò che abbiamo toccato con mano durante la campagna elettorale e sappiamo che si muove oltre il PD, con un occhio ancor più vigile alle attività e alle scelte dell’attuale reggenza politica in città”.