I Siberia con il nuovo disco “Si vuole scappare” al The Cage
Al The Cage Theatre la prima data dei Siberia con la presentazione del nuovo disco “Si vuole scappare”
I Siberia presentano il loro nuovo album “Si vuole scappare” a partire dal palco del The Cage Theatre, sabato 3 marzo. Il nuovo album racconta fughe oniriche, spirituali, artificiali mentre malinconiche trame elettriche percorrono un cuore dark-pop. Il weekend del teatrino parte venerdì sera con Orto Cage- Orto Dance.
Venerdì 4 marzo – Ogni venerdì l’imperdibile appuntamento al teatrino del The Cage Theatre è con Orto Cage – Orto Dance, con le selezioni musicali di Matteino Dj. Quest’anno per vincere due ingressi omaggio con due drink inclusi la sfida è quella di indovinare il titolo di una canzone seguendo un indizio musicale pubblicato sulla pagina Facebook di Orto Cage. La febbre del venerdì sera della Leccia comincia a mezzanotte, con ingresso e drink a 5 Euro entro l’una e a 8 Euro dopo.
Sabato 3 marzo – L’eterna adolescenza, la fuga in un mondo immaginario, la rimozione del dolore trafitti da amori appuntiti come lampi emergono in intrecci dark-pop, tra malinconia e sogno, che sia ideale, sottile o sintetico. È uscito il 23 febbraio, per Maciste Dischi, “Si vuole scappare” il secondo album dei Siberia ed è al The Cage Theatre che sarà presentato per la prima volta, sabato 3 marzo alle 23. Il nuovo disco, prodotto da Federico Nardelli, è un disco Dark pop e rappresenta il connubio più onesto tra l’esasperazione new wave e la dolcezza delcantautorato italiano.
Lo spleen post-adolescenziale, gli psicofarmaci, l’ebbrezza, le relazioni, le playlist di spotify. Di fronte al nulla e alla precarietà, proprio nel momento in cui si stanno mettendo stabili radici, ci si fa prendere dalla voglia di scappare, di sfuggire e di sfuggirsi.
La pubblicazione del disco è stata anticipata dal lancio del video del primo estratto “Nuovo pop italiano”. Il video, per la regia di Bendo Film, è stato girato a Roma nella casa museo dello scultore Joaquín Roca Rey e vede, come unico protagonista, l’attore professionista Luca Filippi nei panni di un uomo affetto da Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC). Il protagonista vive ripetendo quotidianamente le stesse azioni nella stessa maniera ossessiva, finché la visione di un teschio gli rivela l’esistenza della morte e tutto cambia.
I riferimenti sonori, dichiarati dalla band stessa, sono Interpol ed Editors da una parte, Baustelle e Luigi Tenco dall’altra. I Siberia nascono nel 2010 a Livorno e prendono il nome dall’immaginario evocato dal libro di Nicolai Lilin “Educazione siberiana”. Nell’autunno 2015 partecipano alle selezioni di “Sanremo Giovani” giungendo sino alla fase finale in diretta televisiva nazionale su Rai 1, con la canzone “Gioia”. L’estetica musicale e la lirica dei Siberia non hanno nulla di ironico o sarcastico: rimane sempre seria, nella sua cupezza drammatica, così come nello slancio e nella felicità dei momenti più splendenti, che non mancano. Nel 2016 pubblicano, per Maciste Dischi, il disco d’esordio “In un sogno è la mia patria“, distribuito da Artist First ed edito da Sony. Subito dopo l’uscita del disco, la band parte in un tour che li porta a suonare in tutta Italia con un notevole successo di pubblico.
I Siberia sono: Eugenio Sournia (Voce e chitarra), Luca Pascual Mele ( Batteria), Cristiano Sbolci Tortoli (Basso) e Matteo D’Angelo (Chitarra).