Sica saluta Livorno: “Provincia accogliente ma complessa, l’Arma sempre vicina ai cittadini”
Livorno 21 settembre 2025 Sica saluta Livorno: “Provincia accogliente ma complessa, l’Arma sempre vicina ai cittadini”
Con un discorso intenso e ricco di ricordi, il Colonnello Piercarmine Sica, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Livorno, ha salutato la città e la provincia in vista del suo imminente cambio di incarico. Un’occasione non solo per tracciare un bilancio dei tre anni trascorsi al vertice dell’Arma livornese, ma anche per ribadire i valori che hanno guidato la sua azione: ascolto, vicinanza ai cittadini e fermezza nella lotta alla criminalità.
Il Comandante dichiara che non perderà mai occasione di ringraziare e di evidenziarne, oltre che la bellezza, l’accoglienza, e la particolarità di Livorno e della sua provincia.
e, dicevo ad alcuni, l’apparente tranquillità, perché comunque è una provincia che, come avete visto, non ci siamo fatti mancare nulla.
Sica ha ricordato come Livorno e la sua provincia rappresentino una realtà apparente tranquillità, perché comunque è una provincia che, “come avete visto, in questi tre anni non ci siamo fatti mancare nulla”. La rapina ai portavalori di San Vincenzo, con la violenza delle sue modalità, ha segnato uno degli episodi più gravi affrontati durante il suo comando. “Un evento che non mi era mai capitato nemmeno nei quattro anni trascorsi a Catania”, ha osservato.
Il Comandante ha posto grande enfasi sul ruolo delle stazioni dei Carabinieri, vero presidio di legalità e punto di riferimento in molte aree dove rappresentano l’unica presenza dello Stato.
“L’obiettivo – ha spiegato – è stato incrementare la capacità di ascolto dei cittadini, non solo per problemi di carattere penale, ma anche per sostegno in difficoltà personali o per dare sfogo a situazioni delicate. Ogni cittadino deve sapere che nelle nostre caserme sarà sempre ascoltato”.
Accanto alla prevenzione, non sono mancate azioni di contrasto. Sica ha ricordato le principali operazioni portate avanti dall’Arma: dai blitz contro i reati predatori all’Elba e a Livorno, alle indagini sul caporalato a Piombino, fino all’operazione Click Day sullo sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Particolare rilievo ha avuto l’operazione Garibaldi, che ha riportato legalità in una piazza di spaccio a cielo aperto in città, con un approccio integrato che ha visto coinvolte anche le istituzioni civili per la riqualificazione urbana e sociale.
Il Colonnello ha poi sottolineato l’impegno dell’Arma a fianco dei più fragili, con progetti di sensibilizzazione nelle scuole contro la violenza di genere e collaborazioni con associazioni come Soroptimist, Camera di Commercio, Confcommercio, CNA e Confesercenti, fondamentali per raccogliere segnalazioni e individuare criticità come le spaccate ai danni delle attività commerciali.
Non è mancato un riferimento all’episodio tragico di Denis Magina, il giovane trovato morto a Livorno. Sica ha voluto rimarcare l’importanza del lavoro silenzioso dell’Arma, che “parla solo dopo aver conseguito i risultati”, senza proclami ma con serietà e concretezza.
Infine, un monito sui rischi spesso nascosti: “Non ho mai ricevuto denunce per usura o estorsione, ma ciò non significa che il fenomeno non esista. È fondamentale ricordare ai cittadini che esistono strumenti per aiutare chi denuncia e che lo Stato è pronto a sostenere chi vuole essere aiutato”.
Con queste parole, il Colonnello Sica ha salutato la comunità livornese, ringraziando istituzioni, magistratura, forze di polizia e cittadini per la collaborazione ricevuta: “Livorno è una provincia che non dimenticherò mai, per la sua bellezza, per la sua accoglienza e per l’impegno che abbiamo condiviso nel segno della legalità”.