Elba 23 Giugno 2024

Sicurezza alimentare, operazione Nas in tre comuni, irregolarità 5 attività tra bar, ristorante, panificio e kebab

Sicurezza alimentare, operazione Nas in tre comuni, irregolarità 5 attività tra bar, ristorante, panificio e kebabLivorno 23 giugno 2024 – Sicurezza alimentare, operazione Nas in tre comuni, irregolarità 5 attività tra bar, ristorante, panificio e kebab

ATTENZIONE

CON UNA NOTA  DEL 25 GIUGNO 2024 IL COMANDO DEI CARABINIERI IN MERITO ALL’ARTICOLO DEL 24 GIUGNO 2024 PRECISANO QUANTO SEGUE:

Con riferimento alla nota stampa di questo Comando Provinciale Carabinieri datata 22 giugno 2024, solo in relazione alla parte del testo in cui era stato riportato:

<<A Portoferraio (…) In un bar ristorante di prodotti siciliani sono stati sequestrati 44 chili di alimenti vari (arancini, calzoni ed altri preparati tipici) poiché conservati in frigoriferi a temperatura non idonea ed esposti altresì alla contaminazione di agenti patogeni esterni, non riunendo quindi i requisiti generali di sicurezza e di igiene alimentare. Ciò ha comportato per il titolare 47enne anche una sanzione di 1000 euro>>,

con il presente comunicato, a parziale modifica e integrazione di quanto sopra e precedentemente comunicato, si precisa che: il sequestro di chilogrammi 44 di alimenti vari (creme di farcitura, sughi, preparati da forno dolci e salati, arancini e supplì) è stato conseguente all’accertata violazione delle procedure previste dal “Manuale di autocontrollo per l’igiene degli alimenti” cd. HACCP, Hazard analysis and critical control points, consistente in un protocollo di sicurezza alimentare teso a prevenire rischi di possibile contaminazione legati alla preparazione ed alla conservazione degli alimenti. Detto protocollo è stato introdotto in Italia nel 1997 recependo una direttiva europea del 1993.

Nel dettaglio del caso di specie si soggiunge che, in esito al controllo gli operanti hanno riscontrato che i suddetti alimenti erano tutti conservati in stato fisico di congelamento senza che riportassero, sui contenitori od in altre parti, la data di preparazione e/o conservazione scritta su specifica etichetta, in violazione della normativa di settore di cui all’art. 6 co. 8 del D. Lgs. 193/2007 in materia di “Violazione delle procedure previste dal Manuale di autocontrollo.

L’articolo del 24 giugno 2024

I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Livorno, congiuntamente a quelli delle Stazioni Carabinieri di Portoferraio, Capoliveri e Rio, sono stati impegnati in controlli di settore per monitorare il rispetto della normativa in materia di somministrazione di alimenti e bevande da parte degli esercizi pubblici della costa elbana.

In particolare, i Carabinieri, a seguito di capillari controlli eseguiti in esercizi pubblici di vari comuni isolani, in ottemperanza alla campagna denominata “operazione estate tranquilla 2024”, hanno riscontrato irregolarità sotto molteplici aspetti della sicurezza alimentare e sotto il profilo igienico sanitario.

In esito alle attività ispettive, in un bar ristorante di Capoliveri è stata riscontrata l’assenza dell’indicazione degli ingredienti dei panini e dei prodotti esposti per la vendita preparati artigianalmente, cosa che ha comportato una sanzione di 2000 euro per la titolare 47enne.

A Portoferraio le attività sanzionate sono state molteplici. In un bar ristorante di prodotti siciliani sono stati sequestrati 44 chili di alimenti vari (arancini, calzoni ed altri preparati tipici) poiché conservati in frigoriferi a temperatura non idonea ed esposti altresì alla contaminazione di agenti patogeni esterni, non riunendo quindi i requisiti generali di sicurezza e di igiene alimentare. Ciò ha comportato per il titolare 47enne anche una sanzione di 1000 euro.

In un panificio gestito da un 66enne le sanzioni complessive sono state di quasi 3500 euro. Ad essere carente, anche qui, l’igiene, per la presenza diffusa di sporco, residui farinacei ed imballaggi vari nei locali di preparazione e rivendita. Assente, inoltre, l’indicazione degli allergeni sui prodotti esposti alla vendita. Infine, il rinvenimento di cicche di sigaretta tra il banco e la parte retrostante dei locali di produzione è valsa la contestazione dell’inosservanza del divieto di fumo nei locali.

Anche il titolare di origini pakistane di un kebab è stato sanzionato per 1000 euro per aver adibito un locale del negozio a magazzino senza la preventiva autorizzazione.

Infine, la titolare 33enne di un ristorante di Rio è stata segnalata all’ASL locale per gravi e diffuse carenze igieniche all’interno dei locali.

I controlli proseguiranno su tutto il territorio provinciale da parte del N.A.S. in collaborazione con l’Arma territoriale a tutela della salute pubblica e della sicurezza alimentare.

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