Cronaca 16 Luglio 2020

Sicurezza, Lenny Bottai: “Casermismo o negazionismo, le due metriche che piacciono alle persone”

Inceneritore Eni a Stagno la posizione del PC , parla Lenny BottaiLivorno 16 luglio 2020 -La sicurezza,  “Casermismo o negazionismo, le due metriche che piacciono alle persone”.

Il pensiero di Lenny Bottai (PC) sulla sicurezza, dopo aver partecipato ad un dibattito sul tema:

“Quando sono chiamato ad un dibattito sulla sicurezza e c’è la destra più una certa sinistra. Devo confrontarmi con chi arruffa i popoli per un verso o per un altro.

Livorno non ultimamente, ma da anni, sta vivendo un’escalation di fenomeni di conflitto nelle strade e del cosiddetto degrado. Spesso, ma non sempre, dovuto a problemi di integrazione o comunque derivanti da cittadini stranieri in zone ad alta densità di questi.

Negarlo è offendere l’intelletto umano

 

Ma un problema va analizzato nella sua interezza e non strumentalizzato per fini elettorali se veramente lo vogliamo risolvere.

Purtroppo però alle persone piacciono le due metriche sempliciste: casermismo o negazionismo.

 

C’è quella della destra che racconta fandonie militariste con pattuglie armate H 24 che ripuliscono le strade. Ma quando e dove governa non si sono mai viste.

Oppure ci sono  le belle favole della sinistra negazionista. Pensa di risolvere tutto solo con progetti al marzapane che servono ad omettere che se questa società favorisce certe attività, è proprio perché qualcuno ha distrutto i pilastri sui quali se ne costruisce una migliore (casa, lavoro e più stato sociale).

Ma facendo ciò essa non potrebbe che accusare sé stessa per la macelleria sociale portata avanti per anni che ha distrutto i quartieri.

Per una certa sinistra difatti i problemi in questione quasi non esistono, ecco come ha perso i quartieri popolari e guadagnato le zone bene.

Lo spettro del razzismo, utilizzato spesso, oggi frena l’elettorato rosé, e siccome potrebbe far perdere troppo consenso allora via col valzer della “percezione”.

Per la destra invece il problema sono solo gli immigrati e non la società che crea zone di serie B; inevitabilmente con vite di serie B; se non di serie C.

Ma del resto non può mettere in discussione l’ordine sociale ed economico sul quale si regge il sistema capitalista ,al quale da sempre è asservita.

È ovvio che questi discorsi nel concreto e nell’immediato possono sembrare panegirici a chi vive certe situazioni e chiede soluzioni.

Basta osservare i dati delle zone amministrate da entrambe queste cordate per capire che alla fine non cambia assolutamente niente – sia che amministrino gli uni o gli altri –  La politica serve (dovrebbe servire) per dare delle risposte in una società che possa eliminare zone d’ombra e fasce sensibili a divenire manovalanza della criminalità vera. Criminalità che non è quella che vediamo in strada – perché non si sporca di certo le mani in piazza –  ma bensì che gestisce dall’alto.

L’ultimo anello della catena sono spesso fasce di giovani e meno giovani sensibili, italiani o stranieri. – Tolti i casi cronici, la feccia che esiste e che non va negato – probabilmente avendo altre possibilità molti non rischierebbero la libertà e talvolta la vita per finire in certi giri.

Qui non si può che riportare tutto il discorso al modello che questa società spinge, dove l’individualismo e l’arricchimento personale sono valori unici, dove l’alienazione che è presente in ogni settore, quindi la la jungla e il Far west sociale sono risultanti inevitabili.

Ieri  in un confronto, questo copione si è ripetuto

Il candidato della destra Romiti è arrivato a dire che le città amministrate dalla destra sono migliori. Migliori, perché deve recitare il copione, ma sarà vero?

Addirittura ha parlato di giudici di sinistra (un classico) e di leggi che mancano proprio a causa dei malgoverni in cui l’Italia da anni è impantanata.

Gli ho ricordato che negli ultimi vent’anni il paese non è stato governato solo dalla cosiddetta sinistra – dalla quale mi tengo ugualmente distante per quanto detto –  ma anche dalla destra che esso sostiene.

Bene il governo Berlusconi che si è insediato nel 2001 ed è durato fino al 2005 aveva come forza primaria AN da cui Fd’I proviene, la Lega – al tempo Nord –  avevano centinaia di deputati, ministri e viceministri, ed è stato il governo più longevo dopo Mussolini.

Poi c’è stato il Berlusconi III che è durato un altro anno, sostenuto sempre dalle stesse forze di destra.

Dopo il ritorno di Prodi nel 2008 è tornato ancora Berlusconi col PDL che metteva insieme sempre la stessa destra, ed è durato fino al 2011 quando è arrivato Monti, appoggiato sempre dal PDL.

Poi dopo Letta e Gentiloni, con vari inciuci tra tutti, e dopo è arrivato il Conte I con la destra a pappa col M5S e ministro il primo nemico dell’immigrazione clandestina della forza sempre oggi legata alla cordata della destra che si presenta unita (difatti alle Regionali vanno insieme).

Ma come vale per i territori (comuni e regioni) amministrate dalla destra che quando arrivano le elezioni o è all’opposizione promette faville, basta fare una semplice ricerca su Internet oggi accessibile a tutti per vedere che si verificavano le stesse identiche cose.

E questo perché?

Perché come detto all’inizio, anche se a molti non piace perché non è una soluzione semplicista, ma complessa come il problema che trattiamo, le uniche cose che può fare la politica per costruire una società migliore oggi sono quelle di eliminare i presupposti che portano a certe situazioni, le quali poi quando si verificano, vanno affrontate con gli strumenti che sono in mano a chi governa l’ordine pubblico e non la politica, ma che “stranamente” questi signori non mettono mai in discussione.

Nemmeno quando dicono che la città è insicura e il prefetto dice invece che i reati sono diminuiti.

E come mai non arriva mai una critica a chi gestisce l’ordine pubblico e dovrebbe controllare alcune zone? Forse perché è il loro bacino elettorale primario?

Ho sentito dire ieri che è inutile andare in una piazza dove si spaccia pubblicamente ad arrestare le persone perché tanto non gli si può far niente, qui basta consultare il codice penale.

Per il fermo in caso di spaccio, in flagranza, c’è l’arresto senza passare dal via, caro Romiti, e si che sei anche poliziotto…

Se il giudice non convalida o ci sono incongruenze palesi o qualcosa non funziona.

Esiste anche il pericolo della reiterazione del reato. Lo sanno bene tutti quelli che hanno visto applicare la fragranza in maniera incostituzionale allo stadio per i giorni successivi agli scontri.

Il candidato della destra dice: si deve aspettare mesi e tre gradi di processi.
Ma in che mondo vive?
Nel solito che lo vede negare che la sua forza politica ha amministrato il paese e le città o le regioni dove amministra vedono gli stessi fenomeni.

Non esiste alterntiva, no al negazionismo ed all’illusione di un mondo di marzapane. Si alla creazione di una società più giusta dove si eliminano le condizioni per creare zone di serie B, vite di serie B o C, e dopo, chi deve fare il suo lavoro lo faccia.

Così come no all’ipocrisia della destra che strumentalizza politicamente la cronaca senza mai puntare il dito verso chi, eventualmente, in caso di negligenze come viene detto, ha responsabilità”.

 

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