Cronaca 15 Febbraio 2020

Sicurezza Porto Livorno: nel 2020 in programma quasi tre ispezioni al giorno

porto veduta aereaLivorno 15 febbraio 2020 – Nel corso di quest’anno saranno quasi tre al giorno i sopralluoghi che verranno effettuati nelle aziende, nelle banchine e sulle navi che operano nell’area portuale livornese con lo scopo di accrescere la sicurezza dei lavoratori e migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro.

L’annuncio è arrivato nel corso del Convegno, organizzato dalla Regione Toscana e dal Comune di Livorno, dedicato al Progetto speciale sulla sicurezza nel porto di Livorno e negli stabilimenti industriali dell’area portuale.

Sono ben 730 le azioni in programma. Si tratta di ispezioni, sopralluoghi, controlli, verifiche a bordo nave, verifiche a terra e sulle banchine, svolti in collaborazione da tutti gli enti preposti ai controlli. Si tratta di un vero e proprio pool formato, oltre che dalla Regione Toscana e dai Comuni di Livorno e Collesalvetti, dalla Asl, dall’Ispettorato del lavoro, dall’Arpat, la Capitaneria di porto, dalla Guardia Costiera, dai Vigili del Fuoco, dall’Inail e dall’Autorità portuale, con la collaborazione della Scuola S. Anna di Pisa.

L’obiettivo generale è di diminuire il numero degli infortuni che avvengono all’interno dell’area portuale, aumentando la presenza degli organi di vigilanza, l’efficacia degli interventi e dei controlli, migliorando lo scambio di informazioni e la sinergia tra i vari enti preposti ai controlli e prevedendo attività da svolgersi in modo congiunto, intensificando il monitoraggio degli infortuni che interessano l’area portuale, definendo ed adottando apposite procedure di lavoro condivise tra le parti in causa ed infine formando ed informando i lavoratori sul tema della prevenzione nei luoghi di lavoro.

Alla Asl spetta in particolare, oltre all’attività di ispezione, il compito di informare e formare i lavoratori che accedono per la prima volta al porto e che per questo sono maggiormente a rischio infortuni. Tra tutti gli addetti ai lavori portuali sarà individuato un campione da sottoporre ad indagini sull’esposizione ai fumi delle navi.

All’attenzione dell’Ispettorato del lavoro saranno in particolare la mancata fruizione della giornata di riposo settimanale, come del riposo giornaliero, o il ricorso ad un numero eccessivo di ore di lavoro straordinario, tutti aspetti che hanno indubbi riflessi sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Verrà posta attenzione anche alle sempre più diffuse forme di esternalizzazione realizzate attraverso il ricorso a catene di appalti e subappalti, in particolare nel settore degli ambienti confinati, allo scopo di contrastare efficacemente l’allarmante fenomeno degli infortuni sul lavoro.

Da parte sua l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana si impegna a garantire almeno 5 controlli presso gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante presenti nell’area portuale, che sono in tutto 7.

Capitaneria di porto e Guardia costiera continueranno a sorvegliare le operazioni portuali effettuate sia a bordo nave che a terra, ponendo soprattutto attenzione a che l’ambiente di lavoro, di vita e di formazione sulle navi sia sicuro, igienico e conforme alla normativa, in materia di sicurezza, salute e prevenzione degli incidenti sul lavoro a bordo; che siano state prese specifiche precauzioni allo scopo di prevenire incidenti, infortuni e malattie sulla nave, ivi comprese misure atte a ridurre e prevenire il rischio di esposizione a livelli nocivi legati a fattori ambientali e sostanze chimiche nonché il rischio di infortuni o malattie che potrebbero scaturire dall’uso di attrezzature e macchinari, in relazione alle operazioni da effettuare; che il sistema di gestione della sicurezza della nave sia stato sottoposto a verifica e che soddisfi le prescrizioni del Codice internazionale di gestione della sicurezza delle navi.

I Vigili del fuoco svolgeranno attività di prevenzione degli incendi ed effettueranno controlli ispettivi a campione, con e senza preavviso.

L’Autorità portuale si è posta l’obiettivo di effettuare sopralluoghi ispettivi dettagliati volti a controllare le attività portuali per ciò che attiene al rispetto delle norme di sicurezza ed igiene del lavoro e del corretto impiego degli addetti.

Particolare attenzione verrà infine rivolta alle operazioni di fumigazioni antiparassitarie delle merci e ai lavori che prevedono l’uso di fiamme.

Da parte sua la Regione, oltre ad occuparsi del coordinamento e del monitoraggio degli interventi, dedicherà particolare impegno all’attività formativa, rivolgendola a tutte le tipologie di lavoratori presenti nell’area portuale. Infine sosterrà gli investimenti delle aziende volti all’acquisto di nuovi e più sicuri macchinari.

 

Rossi su sicurezza lavoro: “La precarietà aumenta gli infortuni”

Rossi a Jindal

Rossi a Jindal

“La precarietà aumenta gli infortuni. E oggi il 70% delle nuove assunzioni sono per incarichi precari. La sicurezza sul lavoro è data soprattutto dai comportamenti perché un comportamento corretto puo evitare il rischio. Ci sono aziende che hanno individuato le fonti di rischio, fatto formazione e hanno pressoché azzerato infortuni e mortalità.  Ma non per tutte è così. È quindi necessario che le forze imprenditoriali e anche quelle sindacali mettano questo aspetto al primo posto”.

Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che questa mattina ha partecipato a Livorno al convegno dedicato al programma per la sicurezza e la salvaguardia ambientale nelle aree portuali.

“La situazione qui a Livorno – ha aggiunto Rossi – è particolare per la presenza del porto e di molte aziende ad alto rischio di incidente. È per questo che abbiamo stilato un Progetto speciale. Prevede moltissimi controlli anche se da soli i controlli non sono sufficienti, ma vanno fatti perché ne va della vita dei lavoratori. Occorre far dialogare tra loro le diverse competenze perché il livello di sicurezza si alzi. Da soli non ce la possiamo fare”.

Il presidente si è detto convinto che per le imprese non c’è alcuna contraddizione tra l’essere competitive e riuscire a garantire la sicurezza.

“Vogliamo realizzare qui – ha concluso Enrico Rossi – una grande campagna di comunicazione dedicata al tema della sicurezza sul lavoro. Occorre poi considerare che il livello di sicurezza si può migliorare, utilizzando le tecnologie più moderne e puntando sulla formazione dei lavoratori. La figura dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza é fondamentale, a patto che la facciamo agire davvero, che sia in contatto e in dialogo costante con i lavoratori, perché senza un rapporto quotidiano con chi lavora non ci può essere un adeguato livello di sicurezza”.