Sicurezza urbana, PD: “Livorno non è fuori controllo i dati, le criticità e gli interventi”
Livorno 18 ottobre 2023 – Sicurezza urbana, PD: “Livorno non è fuori controllo i dati, le criticità e gli interventi”
Livorno non è fuori controllo: il punto sulla sicurezza urbana tra dati, interventi e responsabilità
In questi giorni si è riaperto il dibattito sulla sicurezza urbana. Per affrontare questo tema particolarmente delicato partiamo dai dati emessi dalla Prefettura e dalle dichiarazioni dello stesso Prefetto.
I dati della Prefettura, illustrati al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica del 20 settembre, ci indicano un calo importante di alcuni reati rispetto al 2022; in particolare sono diminuiti i furti, rapine e delitti. I dati critici riguardano invece i reati informatici e quelli legati alla droga.
Dati definiti positivi dallo stesso Prefetto. Quest’ultimo sempre sulla stampa ha definito la realtà di Livorno in questi termini “la situazione dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica in ambito provinciale, e in maniera specifica a Livorno e Piombino, non desti particolare allarme”.
Ogni ragionamento sulla sicurezza urbana, a nostro avviso, deve essere inquadrato e partire dalla realtà dei numeri, che ci indicano le criticità e le relative priorità di intervento.
I numeri della Prefettura ci dicono che la città di Livorno non è fuori controllo e che non esiste un caso Livorno.
Con questa affermazione non vogliamo minimizzare le preoccupazioni della cittadinanza ma al contrario vogliamo circoscrivere le criticità che riguardano alcune zone; in particolare alcune piazze (Garibaldi, dei Mille, XX settembre, della Repubblica etc etc) e il settore del commercio.
Su queste è opportuno programmare degli interventi puntuali.
Quello della sicurezza urbana è un problema complesso che richiede risposte diverse. Il primo elemento da chiarire che il tema dell’ordine pubblico è una responsabilità del governo, rappresentato nei territori dalla Prefettura, e della Questura.
Noi su questo fronte, una volta chiarite le responsabilità, individuiamo tre aree di intervento: prevenzione, controllo e repressione.
Sulla prevenzione e su una parte dell’azione di controllo un ruolo importante lo può assumere l’amministrazione comunale.
Sicurezza e coesione sociale, sono per noi, un unicum e quindi devono essere portati avanti insieme interventi per sviluppare la coesione sociale nei quartieri e altri per assicurare serenità e sicurezza ai cittadini.
Su questa strada la Giunta Salvetti ha tracciato le proprie linee di intervento ponendo in essere delle iniziative concrete.
1)
Sul lato della video sorveglianza, dal 2019, sono state implementate circa cento telecamere. Quindi siamo passati da 218 a 324. Inoltre sono stati recuperati altri finanziamenti per nuove telecamere.
2)
Sul fronte della polizia municipale la giunta Salvetti ha creato le condizioni per l’assunzione di nuovi 50 vigili urbani e ha iniziato a dislocare delle sedi nei quartieri. Una a Shangay e l’altra è prevista in Collinaia.
3)
Sono stati realizzati e sono in corso di realizzazione interventi sul decoro urbano e sulla coesione sociale, fattori che incidono fortemente sul fattore sicurezza.
4)
L’amministrazione Salvetti è intervenuta sul fronte delle occupazioni abusive, liberando dal 2019 a oggi circa 300 alloggi.
5)
Si sono investite risorse nel presidio sociale nei quartieri come Fiorentina e Piazza Garibaldi grazie anche alla collaborazione delle associazioni di volontariato o di comitati di quartiere.
Questi sono alcuni interventi fatti fino ad ora e che rientrano nelle competenze di un’amministrazione comunale.
Sul controllo e sulla repressione hanno un ruolo decisivo invece le autorità competenti all’ordine pubblico. In questo senso valutiamo positivamente la scelta di intensificare i servizi di controllo da parte delle forze di polizia. Questa era anche una nostra richiesta.
Abbiamo preso, inoltre, atto della decisione del Prefetto di chiedere supporto al progetto “strade sicure”, che prevede anche l’impiego di personale dell’esercito appositamente preparato, con una presenza che deve essere ovviamente circoscritta ad alcuni obiettivi sensibili e con funzioni proprie delle forze dell’ordine. Su questo aspettiamo una risposta dal Governo.
Un dato è certo: si ricorre all’esercito con il progetto “strade sicure” perché le forze di polizia sono sotto organico; su questo punto si misurerà la coerenza del Governo Meloni e del nuovo, aggiungo, ed ennesimo commissario di Fratelli d’Italia che, con le sue dichiarazioni di ieri, (arriveranno certamente i rinforzi), sembra aver commissariato de facto il lavoro puntuale fatto da tutto il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Federico Mirabelli
Segretario Partito Democratico
Unione Comunale di Livorno