Sindacato Balneari: “Contro di noi fake news e calcoli inesatti”
Livorno 11 luglio 2020 – Alberto Nencetti, presidente SIB della Provincia di Livorno, risponde alla campagna mediatica di questi giorni:
“La polemica contro i balneari italiani non ci è stata risparmiata nemmeno in questa estate in cui l’intero sistema di micro imprese familiari delle spiagge si è trovato a iniziare a lavorare a stagione già abbondantemente iniziata, senza turismo straniero, senza ponti primaverili, con difficili protocolli da rispettare”.
Alberto Nencetti, presidente provinciale del Sindacato Balneari Italiani Confcommercio, è netto:
“gli argomenti con cui politici e giornalisti cercano di cavalcare la questione delle concessioni demaniali agli stabilimenti balneari sono fuovianti, e i calcoli sul gettito delle imprese della balneazione sono inesatti e impropri”.
“Allora giova ripetere ancora una volta quanto Sib Confcommercio puntualizza da anni:
il gettito dei canoni demaniali che viene indicato per questi attacchi (103 milioni) non tiene conto del gettito di alcuni Regioni che incassano direttamente come la Sicilia o il Friuli Venezia Giulia.
Il calcolo inoltre non tiene conto delle maggiorazioni imposte da Regioni e Comuni che arrivano anche al 100%.
Questo poi non è l’unico esborso fiscale delle nostre aziende, che invece contribuiscono per i loro redditi come tutte le altre, anzi di più.
L’aliquota IVA al 22% pesa più del doppio rispetto a tutte le altre aziende turistiche che si fermano al 10%”.
E le cose non vanno meglio per i tributi locali.
“Ai balneari viene applicata la tassa per la raccolta dei rifiuti anche per tutti i mesi in cui non li producono in spregio al principio di diritto europeo del “chi inquina paghi”.
“Siamo all’assurdo di venire dipinti come capitani d’industria, mentre i clienti dei nostri stabilimenti sanno bene che siamo semplici micro imprenditori impegnati da prima dell’alba a dopo il tramonto per assicurare una giornata serena e sicura ai bagnanti.
Si fanno i conti di quanto venga a costare un ombrellone per la stagione al grande bagno à la page, e non si vuole capire che il nostro lavoro dipende in tutto e per tutto dalle condizioni meteorologiche.
La frequenza sulle nostre spiagge (in particolar modo quest’anno, ma questa porzione di incassi è molto rilevante anche senza Covid-19) si concentra nel fine settimana. Se la domenica piove o tira vento l’incasso preventivato per l’intera settimana va a farsi benedire”.
“Come ultima beffa, si sta diffondendo la notizia di una presunta minaccia di procedura di infrazione da parte della Commissione europea. Voglio precisare che dall’anno in cui il governo italiano ha disposto la proroga dei 15 anni sono state avviate 35 procedura di infrazione a carico dell’Italia, ma nemmeno una ha a che fare con le concessioni demaniali marittime”.
“Polemiche ribadite all’infinito e fake news: verrebbe quasi il sospetto – conclude Nencetti – che si voglia dare le 30 mila aziende italiane della balneazione in pasto al grande capitale finanziario. Ma forse, invece, con questi argomenti vecchi e già smontati negli anni, i commentatori cercano solo visibilità ai danni dei piccoli. In effetti trovare soluzioni serie ai problemi veri che affliggono il nostro Paese sarebbe troppo complesso e faticoso”.