Sinistra di Collesalvetti: “Gassificatore Eni, un disastro annunciato”
Stagno (Collesalvetti, Livorno) 13 marzo 2022
La Sinistra di Collesalvetti sulla riconversione della raffineria Eni:
Disastri annunciati
Pian piano si sta delineando quello che sarà il futuro della raffineria Eni di Stagno.
Eni che pare abbia rilanciato per il progetto waste to methanol.
Era il 5 gennaio 2021 quando il nostro sindaco dichiarava: nessuna miglioria occupazionale o ambientale dal gassificatore.
Si aggiungevano le dichiarazioni di altri esponenti della maggioranza sul fatto che Livorno non poteva risolvere il problema rifiuti della Toscana.
Veniva presentato il nuovo progetto della bioraffineria per produrre carburanti da oli esausti, vegetali e grassi animali (HVO), tipo quello di porto Marghera.
Avanzammo immediatamente perplessità sull’utilità che avrebbe avuto farlo dal punto di vista economico vista la domanda e considerato che esistevano già altri impianti.
Tuttavia il progetto del gassificatore non era stato del tutto cancellato.
Nel ricordare le dichiarazioni degli amministratori locali non possiamo però dimenticare che immediatamente c’era chi gridava al successo per aver colpito ed affondato un progetto così impattante sul nostro territorio.
Nell’arco di un anno e mezzo siamo stati gli unici sul territorio, e lo dimostrano i documenti e l’interesse dei nostri iscritti, a sostenere che nonostante i vari proclami il progetto gassificatore andava avanti.
Se ne è continuato a parlare in Italia e in Europa e sempre con Livorno al centro; “un sito perfetto, c’è logistica, il porto, le ferrovie, un progetto pilota al mondo dichiarava ad ottobre 2021 l’ AD di Nextchem.
Nonostante questo un silenzio assordante a Collesalvetti e Livorno.
Intanto il Comune di Collesalvetti pensava bene di inserire nel documento unico di programmazione il pieno sostegno ad iniziative waste to fuel, ma importante era solo il porta a porta.
Ad ottobre 2021 Eni annuncia la chiusura della linea carburanti entro il 2022 e ritiene guarda il caso, il progetto HVO essere non conveniente per motivi economici e di mercato, essendo tale tipologia di carburanti impiegata in una bassissima percentuale!
Non è bastata neanche la presentazione dei bandi per il nuovo piano rifiuti della regione Toscana in cui si parla di fabbriche di idrogeno, metanolo ed etanolo a partire da plastiche e CSS a suscitare perplessità su quelle che sono i veri piani di Eni per Stagno, oppure la proposta di legge depositata in consiglio Regionale con il tentativo di imporre scorciatoie ai procedimenti di valutazione di impatto ambientale e di confronto con la popolazione direttamente interessata da certi progetti, un vero attacco alla salute e all’ambiente.
Oggi finalmente dopo il tavolo di confronto al ministero dello sviluppo economico sul futuro di Eni a Stagno ci si torna a rendere conto cosa si prospetta per il nostro territorio. Meglio tardi che mai!