Sinistra italiana alla nuova Amministrazione: “Livorno non può diventare la pattumiera della Toscana”
"Il problema ambientale ci riguarda su più fronti, dal Limoncino alla riconversione dell'Eni"
“A poco più di un mese dall’elezione dell’attuale Consiglio Comunale e dall’insediamento dell’attuale Giunta, al netto degli annunci e della tentazione di far proprie battaglie già assunte da altri, che puntualmente e con dovizia di particolari che risvegliano la memoria, si riferiscono all’operato della passata Giunta del M5stelle, cogliamo le incoerenti ed incerte posizioni della nuova amministrazione comunale, rispetto all’entità dei problemi che deve sopportare e risolvere in fretta questa città e non scompaiono magicamente con il disimpegno estivo dei cittadini livornesi.
C’è chi ancora oggi, continuerà a scendere sulle strade e nelle piazze per rivendicare un diritto negato ad una comunità intera che non accetta di sprofondare.
Il problema ambientale che ci riguarda su più fronti, dall’annosa disputa sulla discarica del Limoncino all’interno del Parco delle Colline Livornesi , alla riconversione in chiave ‘bio’ della centrale ENI di Stagno, fino allo spegnimento dell’inceneritore, si intrecciano con puntualità svizzera e con esito incerto, la memoria serve a ricordare accordi indigeribili del passato che tornano oggi a far suonare un campanello di allarme nella testa di molti.
Per questo, riteniamo un grave atto dell’amministrazione comunale la sospensione di giudizio quando si parla della salute dei cittadini, perchè timide scelte non bastano, servono determinazione e chiarezza.
C’è un denso bagaglio di inchieste che pesa e porta un doloroso messaggio di morte sulla questione ambientale e coinvolge cittadini e lavoratori che oggi purtroppo non hanno più voce.
Sinistra Italiana Livorno non può accettare posizioni ambigue o annunci fine a se stessi giustificati con l’apertura di tavoli partecipativi volti a tranquillizzare comitati spontanei o cittadini che poi saranno costretti a piegarsi verso decisioni ineluttabili calate dall’alto.
Livorno non può diventare la pattumiera della Toscana!
Il nostro patrimonio naturale e la nostra salute valgono più di qualsiasi affare.
La pretesa di indipendenza di Luca Salvetti, Sindaco Civico targato centro sinistra, cade nell’attimo stesso in cui la politica del PD arriva con il piede pesante delle solite modalità.
L’autorevolezza comoda di un Presidente Regionale a fine mandato che vuol lasciare traccia tangibile del suo passaggio, sbeffeggiando la Costa, dicendo che la Regione attende di intervenire, mentre ogni cosa è stata già puntualmente decisa, ci appare come un’offesa ancor di più indigeribile per le scelte che gravano ancora oggi sulla Costa Livornese in materia di ciclo e smaltimento dei rifiuti.
Esistono poi temi caldi che questa Giunta faticosamente ha preso in carico nonostante le emergenze in corso, sbagliando di netto, osservazione, approccio e soluzione proposta.
Non una parola sul lavoro e sulle strategie per stimolare investimenti e diritti dei lavoratori in sciopero nelle tante crisi aziendali che oltre ad impegnare le pagine dei giornali, gravano su tutti i cittadini, privi di garanzie e di futuro ogni giorno.
Nessuna soluzione apprezzabile in merito all’emergenza abitativa, i fuochi d’artificio promessi a mezzo stampa sono assai pericolosi, non ci si può improvvisare. I cittadini attendono risposte tangibili e non si accontentano di facili ricette valide solo per alcuni ma non per tutti. La casa è un bene primario fondamentale e implica l’obbligo di garantire tramite la legalità un diritto, servirebbe ascoltare per primi i cittadini che si muovono in questo alveo, di qualsiasi nazionalità essi siano, nel rispetto delle graduatorie di assegnazione degli alloggi.
La proposta non deve essere volta a sanare focolai scomodi per la propria immagine pubblica e istituzionale, ma rispondere alle esigenze reali e spesso silenziose, al netto dei colpi di teatro che alzano l’audience, ma non risolvono i problemi dei cittadini comuni che non ce la fanno a pagare un affitto perchè magari hanno perso il lavoro e sono privi di reddito.
La sostituzione troppo facile e veloce della testa delle partecipate più importanti non garantisce continuità nelle scelte programmatiche e questo è un danno per la città, sarebbe servito un periodo ponte di studio e assestamento dove indagare a fondo le criticità maggiori e definire priorità reali e non annunci per distribuire distribuire cariche atte a proteggere il fortino.
Sinistra Italiana di Livorno, ha accolto l’invito della città alla creazione di un muro indispensabile che sbarrasse la strada alla Lega durante il ballottaggio. Ma oggi rileviamo che il Sindaco Salvetti e la sua Giunta, non hanno di fatto risposto a nessuna delle sollecitazioni presentate dal quadro allarmante nel quale si trova la città.
Tornare al passato per riconquistare un ruolo di potere senza modificare, atteggiamenti, percorsi e tipologia delle soluzioni che sappiamo già, hanno fallito, è inutile e dannoso per i cittadini e la coesione sociale di questa città”.
Sinistra Italiana – Coordinamento Circolo di Livorno – Collesalvetti