Sinistra per Cannito: “Un 25 Aprile listato a lutto”
“È un 25 aprile listato a lutto quello che festeggiamo oggi.
La scia di sangue non si arresta: ieri è morto un altro lavoratore marittimo nel Porto di Livorno e questa città attende una sua ‘Liberazione’ personale, autentica quanto necessaria per tutti coloro che interagiscono con l’approdo cittadino.
Il tragico elenco si allunga inesorabile, descrivendo uno scenario che è inutile nascondere. Dietro al nome di ogni lavoratore c’è una storia, di battaglie troppo spesso perdute che bruciano e portano il segno di un fallimento che vale per tutti: è il frutto avvelenato della precarietà e dell’insicurezza portate da leggi ancora in atto e mai smentite.
Le indagini chiariranno le dinamiche dell’incidente e ne attenderemo gli esiti, ma è bene ricordare che a tutela del lavoro, deve corrispondere uguale tutela del lavoratore.
Chi oggi versa lacrime, sappia però, che le sue, sono lacrime di coccodrillo spendibili per una campagna elettorale che avrebbe bisogno di verità e non di comode bugie.
Le Istituzioni dello Stato si riapproprino completamente e senza indugi delle loro funzioni di difesa e controllo. Chiediamo pertanto al Commissario di AdSP, di sollecitare ogni decisione o intervento nelle sue facoltà per avviare le opportune quanto indispensabili procedure di garanzia a tutela delle attività portuali, di concerto con i locali organi preposti.
Non possiamo accettare che il Porto di Livorno si trasformi in un cimitero.
Servono regole, serve sicurezza, servono certezze di sviluppo e non morti da celebrare una tantum per interesse o per nascondere ancora una vota la polvere sotto il tappeto dell’ingiustizia”.
Simona Ghinassi e Francesco Renda, Sinistra per Cannito