Provincia 16 Marzo 2024

Solvay: viola il divieto di avvicinamento a una donna, 56enne in carcere

Gli agenti del Commissariato di P.S. di Rosignano Solvay arrestano un uomo di 56 anni per aver violato il “divieto di avvicinamento alla persona offesa”, una donna vittima di stalking

 

LivornoPress: carcere delle Sughere di Livorno, mura e camcello di ingressoSolvay (Livorno) 16 marzo 2024 – Solvay: viola il divieto di avvicinamento a una donna, 56enne in carcere

Gli Agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Rosignano Solvay, lo scorso fine settimana hanno arrestato un uomo al quale era stata applicata la misura cautelare del “divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi frequentati dalla stessa”.

La vicenda è iniziata quando la donna, angosciata da una serie di comportamenti molesti sul luogo di lavoro da parte di un uomo che si era a lei interessata in maniera ossessiva, allo scopo di porre fine ad una situazione diventata insostenibile e pericolosa, si è rivolta alla Polizia di Stato. Gli uomini del Commissariato di Rosignano Solvay, dopo una rapidissima attività d’indagine volta a riscontrare le dichiarazioni della parte lesa, hanno proceduto a segnalare alla Procura della Repubblica di Livorno la situazione, seguendo l’iter di massima urgenza che caratterizza il c.d. Codice Rosso.

L’uomo è stato così denunciato per il reato di “atti persecutori” (Stalking) e a suo carico il Tribunale di Livorno ha emesso la misura cautelare del “divieto di avvicinamento alla persona offesa” con applicazione del cd. “braccialetto elettronico”. Lo scorso fine settimana, presso la centrale operativa della Questura di Livorno, è pervenuto il segnale di allarme che segnalava l’avvicinamento dell’uomo alla parte offesa, al momento presente sul luogo di lavoro. Immediatamente la segnalazione è stata inoltrata al Commissariato di Rosignano Solvay e gli Agenti, subito intervenuti, hanno individuato lo stesso a una cinquantina di metri di distanza dalla donna e proceduto al suo arresto in flagranza di reato. A quel punto l’uomo è stato accompagnato negli Uffici del Commissariato di Polizia e successivamente trasferito presso il carcere Le Sughere di Livorno.

Il giorno successivo allo stesso è stata applicata dall’Autorità Giudiziaria la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

Va precisato che il procedimento penale non è ancora definito e, pertanto, le contestazioni dovranno essere ulteriormente verificate nell’eventuale giudizio. Solo una sentenza definitiva di condanna potrà far ritenere colpevole l’indagato

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