Aree pubbliche 17 Novembre 2018

Sopralluogo alle Sughere dell’assessore Morini e dei consiglieri regionali M5S

"Serve più personale e un'area di socializzazione"

Sopralluogo alle SughereSopralluogo alla Casa circondariale di Livorno ieri mattina per Andrea Morini, assessore ai rapporti col carcere del Comune di Livorno, il Garante comunale dei diritti dei detenuti, Giovanni De Peppo, e i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Quartini e Gabriele Bianchi. L’iniziativa odierna è una tappa del percorso di approfondimento sulle case circondariali avviato dai due consiglieri regionali.

 

“Siamo al quinto sopralluogo del nostro tour carceri – ha dichiarato Gabriele Bianchi, vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali del Consiglio regionale – e anche in questo caso abbiamo affrontato i problemi principali con la direttrice e col personale, che ringrazio per la disponibilità. Questo carcere soffre il sovraffollamento nella sola area transito, che è lo spazio peggiore della struttura, segnato da una indisponibilità delle docce che obbliga gli agenti a scortare i detenuti a turno nel piano inferiore, con ovvi problemi di sicurezza e disagio. Le docce saranno ripristinate a breve, con un anno e mezzo di ritardo, ma il problema sovraffollamento dell’area sembra al momento non superabile”. 

“La polizia penitenziaria – ha precisato Bianchi – gestisce la popolazione carceraria con un approccio empatico lodevole nonostante una carenza di organico di almeno 30 unità. Un problema, questo del personale, condiviso con le educatrici, rimaste in due a fronte di un’esigenza di almeno cinque figure professionali. Una condizione questa che rende complesso garantire per i detenuti quel percorso di rieducazione sancito dalla Costituzione, capace di ridurre la loro recidiva”. 

Il garante dei detenuti del Comune di Livorno, Giovanni De Peppo, ha precisato a riguardo che “gli ultimi decreti del ministro Bonafede, il 123 e il 124, parlano di valorizzare gli spazi comuni proprio in ottica rieducativa, un mandato che a Livorno diventa contraddittorio dato che qui questo tipo di spazi ci sono ma sono inutilizzabili perché, come nel caso della grande sala teatro, risultano inagibili da 10 anni e mancano le risorse per sistemarli. Di qui il nostro invito ai consiglieri di sollecitare il ministro affinché consenta l’attuazione delle sue corrette disposizioni, assegnando le risorse a Livorno per ripristinare almeno quello spazio”. 

“Ringrazio i consiglieri regionali Quartini e Bianchi di questo sopralluogo – ha evidenziato Andrea Morini – e concordo su una focalizzazione relativa alle aree di socializzazione, in ottica rieducativa. A questo proposito come amministrazione stiamo riflettendo sulla possibilità di indicare nel canile comunale lo spazio in cui sperimentare attività di lavoro esterno per chi usufruisce dell’art.21 dell’ordinamento penitenziario. Daremmo così l’opportunità a queste persone di terminare la loro esperienza detentiva prestando servizio nella cura degli animali, coi benefici di questa pet therapy”. 

“Mi chiedo com’è stato possibile lasciare le carceri in queste condizioni per quarant’anni – ha puntualizzato il consigliere regionale Andrea Quartini -. In questo carcere la sala polivalente e la caserma realizzate negli anni ottanta sono inagibili, e la palestra è stata trasformata in spogliatoio per la polizia penitenziaria. Quando sento poi dire che la metà dei detenuti è dentro per droga mi chiedo se non sia l’ora davvero di depenalizzare lo spaccio e la detenzione della cannabis”. 

“La direzione si occupa insieme di Livorno e di Gorgona – ha concluso Quartini – e per quest’ultima abbiamo preso l’impegno di approfondire il tema del trasporto merci da e verso l’isola, di competenza regionale e attualmente in uno stallo da superare”.