Sorgente e Nogarin rivendicano lo spegnimento dell’inceneritore
Livorno – Stella Sorgente, candidata sindaco M5S e il sindaco uscente Filippo Nogarin rivendicano il successo dello spegnimento futuro dell’inceneritore
Stella Sorgente:
“Vinta battaglia politica. Voglio essere la sindaco che che spegnerà fisicamente inceneritore”
“Filippo Nogarin sarà ricordato come il sindaco di Livorno che ha messo definitivamente l’inceneritore di Livorno sul binario morto dello spegnimento. Io vorrei essere la sindaco che spegnerà fisicamente l’ultima fiammella di questo impianto, cosciente che tutti i dipendenti hanno già in tasca il nuovo contratto di lavoro” così Stella Sorgente, candidata sindaco di Livorno, a commento della notizia del voto sul nuovo Piano Straordinario dei rifiuti espresso dall’assemblea dell’ATO Toscana Costa dove è riconosciuto ufficialmente lo spegnimento dell’inceneritore di Livorno.
“Abbiamo vinto una battaglia politica durissima, durata 5 anni, ottenendo il riconoscimento finale ufficiale dello spegnimento del nostro inceneritore di Livorno entro il 31 dicembre 2021 e arrivando al risultato straordinario di far accettare il modello senza inceneritori a tutto l’ambito Toscana Costa. Saremo gli unici senza inceneritori, gli unici dove questo modello di economia lineare finirà a beneficio dell’economia circolare” prosegue Sorgente.
“Ringrazio il Sindaco Filippo Nogarin e l’assessore Valentina Montanelli fisicamente presente a difendere questa soluzione in assemblea e portare a casa il risultato finale – precisa la candidata sindaco -. E’ una vittoria del Movimento 5 Stelle, di questa amministrazione. Questo è indubbio. Ma credo opportuno dire che questa battaglia nasce da lontano, dall’ambientalismo reale e dal movimento Rifiuti Zero di Rossano Ercolini”.
“Il Movimento 5 Stelle di Livorno è stato solo il primo interprete politico istituzionale che ha tradotto una promessa – “puntiamo a rifiuti zero” – in atti concreti: porta a porta spinto, spegnimento dell’inceneritore e conversione all’impianto a freddo con il trattamento meccanico biologico del residuo materiale che oggi viene bruciato” puntualizza Stella Sorgente.
“Entro il 31 dicembre 2021, termine del Concordato AAMPS, l’inceneritore sarà spento. Oggi possiamo dire che questa non è una promessa ma un atto amministrativo” conclude la candidata sindaco di Livorno sostenuta dal Movimento 5 Stelle.
Filippo Nogarin:
“L’INCENERITORE DI LIVORNO E’ SU UN BINARIO MORTO”
I comuni della costa toscana hanno due anni e mezzo di tempo per migliorare la loro differenziata
“A fine 2021 l’inceneritore di Livorno verrà spento. Noi lo abbiamo sempre saputo, ma ora ne ha preso atto formalmente anche l’assemblea dei sindaci dell’Ato Toscana costa, che martedì scorso ha approvato il nuovo piano straordinario per la gestione dei rifiuti.
Un piano che mette nero su bianco ciò che noi ripetiamo da anni, ovvero che a fine 2021, al termine del periodo di concordato preventivo in continuità di Aamps, l’impianto di incenerimento di Livorno cesserà la sua attività. Da questo momento, di fatto, abbiamo messo l’inceneritore su un binario morto”.
Così il sindaco di Livorno e candidato alle elezioni europee, Filippo Nogarin.
“In questi anni – aggiunge Nogarin – abbiamo effettuato tutti i passaggi necessari per arrivare pronti all’appuntamento del 2021. Abbiamo incrementato la raccolta differenziata in città, portandola dal 43% al 65%, grazie al porta a porta. Abbiamo accantonato le risorse economiche necessarie allo smantellamento dell’inceneritore e alla bonifica dell’area. E ora abbiamo anche presentato ad Ato uno studio di fattibilità per un impianto alternativo che ci consentirà di ridurre ulteriormente il quantitativo di indifferenziato prodotto a Livorno e ci permetterà, insieme all’ulteriore potenziamento del porta a porta, di riassorbire tutti i lavoratori attualmente impiegati nell’inceneritore. La delibera approvata dall’assemblea dei sindaci rappresenta una ulteriore, fondamentale, tessera di questo mosaico”.
“A questo punto – conclude Nogarin -, tutti i Comuni della costa toscana saranno tenuti a incrementare le loro percentuali di differenziata, visto che presto non ci sarà più l’impianto di Livorno in cui bruciare tutti i rifiuti in eccesso. Hanno due anni e mezzo di tempo per organizzarsi.
I livornesi, in particolare quelli che abitano nei quartieri nord, hanno già respirato aria inquinata a sufficienza”.