Sorgente: “Livorno è ripartita ma non ci basta; ora 2 milioni per PMI innovative e porto franco”
Livorno 7 aprile 2019. “Livorno ha bisogno di uno sviluppo economico ancora più sostenuto per continuare ad aumentare i suoi tassi di occupazione – in particolare quella giovanile – e negli ultimi 5 anni abbiamo lavorato per portare la città nella direzione migliore: puntare su ricerca e innovazione. Ieri abbiamo concluso una parte importante del percorso con l’insediamento di centri di ricerca e start up innovative nel complesso Dogana d’Acqua, con la consegna delle chiavi all’impresa 100% livornese Oimmei srl e all’Istituto TeCIP della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa” così Stella Sorgente, vicesindaco di Livorno e candidata a sindaco per le prossime amministrative.
“Il complesso Dogana d’Acqua, è tra i pilastri portanti di quel Polo tecnologico diffuso sul quale abbiamo puntato con ogni sforzo soprattutto tramite il lavoro e la dedizione dell’assessore allo sviluppo economico Francesca Martini – aggiunge Sorgente -. Un progetto quello del Polo tecnologico diffuso che si inserisce nel percorso ben tratteggiato dal Piano strutturale che vede proprio nella riqualificazione della Venezia un’area porta della città, con i centri di ricerca e le start up innovative in questo complesso di Dogana d’Acqua, il Polo urbano dell’innovazione dell’area ex Macelli sul quale abbiamo messo i 3 milioni dell’accordo di programma e tutta la partita del Rivellino ormai vinta da giocare in sinergia”.
“Su questo progetto avevamo 5 milioni di euro a disposizione e abbiamo scelto di investirli come segnalato dal percorso partecipativo: 3 milioni per creare il Polo Urbano dell’Innovazione nell’area degli ex Macelli, con fab lab e spazio incubatore di idee e progetti, e 2 milioni destinati all’unica iniziativa di sostegno alle imprese che ha funzionato nell’accordo di programma nazionale: i protocolli di insediamento e i voucher innovazione. Due strumenti dedicati alle PMI livornesi” sottolinea Sorgente.
“Livorno è ripartita, chi dice il contrario si guardi i numeri pubblicati da Istat su tasso di occupazione e tasso di disoccupazione. Ma non ci basta di certo – precisa la candidata sindaco di Livorno -. Alla città, a tutti i noi, il compito di continuare nella giusta direzione. E in quella direzione c’è il porto franco, la zona doganale franca e zona logistica semplificata che abbiamo voluto nell’accordo di programma e ora vogliamo veder realizzata entro il 2021, quando Livorno , ci auguriamo, sarà Capitale italiana della cultura e scriverà le Livornine del 21esimo secolo”.