Politica 11 Maggio 2019

Sorgente “Un tavolo permanente per lo sviluppo e l’occupazione di qualità”

Stella Sorgente, candidato sindaco M5S: “Finora quando a Livorno si è parlato di “sistema” si è sempre pensato al sistema PD. Quello che abbiamo buttato fuori dalla porta nel 2014 e vorrebbe rientrare dalla finestra oggi col volto buono di Luca Salvetti. Quel sistema paludoso, dove qualcuno – il PD appunto – si accontentava di una città stagnante e di governarla a forza di accordi nelle segrete stanze, totale assenza di autocritica e impermeabilità ad ogni spunto esterno.

Il nostro “sistema Livorno” sarà la convergenza tra gli attori principali della vita cittadina – istituzioni, imprese, cittadinanza organizzata – verso obiettivi alti: uno sviluppo più forte, sostenibile e diffuso, un’occupazione di qualità per tutti i livornesi.

La prima azione è votare me il 26 maggio. Se votate chiunque altro arrivederci Livorno.
La seconda azione, che farò appena diventerò sindaca di Livorno sarà creare un tavolo permanente dove il Sistema Livorno possa fissare gli obiettivi strategici e la loro prima declinazione operativa. A quel tavolo voglio CNA, Confindustria, Confesercenti e Confcommercio, l’Autorità di Sistema Portuale, la Camera di Commercio, il mondo sindacale e le riunioni di quel tavolo dovranno essere aperte alla cittadinanza.

Lì io porterò le nostre priorità e le misurerò con quelle di ogni portatore di interesse presente. Le dico in anticipo, sono pubbliche da tempo ormai:
Livorno ha bisogno di diventare Zona Economica Speciale (ZES). Per farlo ci stiamo già muovendo a livello di Governo e Parlamento. Inizialmente nel programma avevamo volato un po’ più in basso: Zona Logistica Semplificata (ZLS) per l’area portuale e retroportuale, poi Zona Franca Doganale (ZFD scritta nell’accordo di programma 2015 con MISE e Regione Toscana. Devo dire che invece parlando con una imprenditrice livornese del mondo portuale mi sono persuasa di puntare politicamente sulla ZES
Il Comune deve investire su imprese che innovano e che operano su green e blue economy. Quando nell’Accordo di Programma ci hanno dato 5 milioni per il Polo Tecnologico noi non abbiamo usato il metodo PD – segreta stanza con tre quattro persone a decidere come spenderli – ma abbiamo fatto un percorso partecipato alla luce del quale è emersa la soluzione migliore per spenderli: con 3 milioni ci facciamo il Polo dell’Innovazione agli Ex Macelli e i 2 milioni rimanenti li diamo alle Piccole Medie e Micro Imprese che fanno innovazione e lavorano su green e blue economy. I protocolli di insediamento della Regione sono l’unica cosa veramente funzionante dell’Accordo di Programma e noi ci abbiamo messo 2 milioni. Adesso bisogna insistere su quella linea.
Il Comune con me alla guida avrà un atteggiamento mentale diverso con le imprese:  le imprese vogliono dalle istituzioni efficienza dei servizi, un aiuto per accedere ai bandi UE, tempi rapidi e (semmai) sgravi per fare il loro lavoro in pace. E noi vogliamo fare questo. Qualcosa lo abbiamo già fatto: abbiamo una struttura dedicata alla progettazione e coprogettazione – grazie alla quale abbiamo vinto molti bandi istituzionali anche europei – e abbiamo professionalità molto avanzate in termini di gare e bandi. Quando l’amministrazione avrà bisogno delle imprese noi faremo selezioni trasparenti, chiare e meritocratiche. Lo facciamo già ma lo dovremo fare sempre meglio. E lo faremo”.

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