“Sospesi due lavoratori Aamps senza alcuna prova”, la reazione di Usb Livorno
Livorno – “Aamps Livorno. L’azienda sospende due lavoratori sulla base di una semplice segnalazione e senza alcuna prova.
A fianco di Pietro e Matteo. La loro battaglia è quella di tutti
Come molti ormai sapranno, circa quindici giorni fa due lavoratori Aamps, tra cui Pietro ex RSU aziendale e attualmente delegato sindacale USB e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, sono stati sospesi dal servizio senza alcuna contestazione precisa ma solo sulla base di una “segnalazione” arrivata da una ditta privata.
Proprio per questo motivo, come sindacato avevamo subito chiesto un incontro con la dirigenza scegliendo di non intervenire nell’immediato (dal punto di vista sindacale) ma cercando prima di capire quali fossero le accuse che venivano mosse ai lavoratori. In questi giorni, Aaamps, ha consegnato le lettere di contestazione a ai due lavoratori accusandoli addirittura di furto e avviando, di fatto, l’iter per il loro licenziamento.
A questo punto diventa necessario ripercorrere i fatti e prepararci a dare una risposta determinata e unitaria.
Una ditta privata in zona Picchianti invia una segnalazione ad Aamps in cui si lamenta il furto o la sottrazione di un oggetto che si trovava all’interno di un imballaggio di cartone. Nello specifico si sta parlando di un parabrezza di un furgone. L’azienda parla anche di un primo “tentato furto” in quanto accusa i lavoratori di aver inizialmente preso in mano un altro imballaggio ma che, a causa del peso eccessivo, è stato poi lasciato sul posto.
L’azienda in questione non ha formalizzato nessuna denuncia di furto.
Non è stato consegnato nessun video in cui si può vedere effettivamente se questo furto è avvenuto o no.
Non è stata minimamente presa in considerazione l’eventualità che i lavoratori, vista la distanza insignificante tra i cassonetti e il luogo in cui l’azienda aveva abbandonato questi contenitori di cartone ( in una giornata di pioggia), abbiamo in realtà lasciato a terra il primo perché resosi conto che era pieno, e abbiano invece preso il secondo, di gran lunga più leggero, per inserirlo nel compattatore. Per inciso il servizio che i suddetti operatori stavano svolgendo era la raccolta della carta e del cartone.
E’ possibile che si possa licenziare due lavoratori sulla base di queste accuse?
E’ possibile che si possa licenziare due lavoratori sulla base di una semplice segnalazione di una ditta che oltretutto lascia quotidianamente i propri rifiuti all’esterno dei cassonetti costringendo gli operatori a raccoglierli nelle vicinanze?
Anche solo pensare che due lavoratori rischino il posto di lavoro per rubare un parabrezza di un furgone è chiaramente una follia.
Sono davvero troppe le incongruenze che abbiamo riscontrato in questa vicenda come anche la superficialità con cui l’azienda ha deciso muoversi.
Diventa quindi palese il vero motivo di questi licenziamenti. Togliere di mezzo un sindacalista scomodo, muovere contro di lui la peggiore delle accuse per evitare che possa difendersi. I nostri avvocati sono già a lavoro per preparare una querela per diffamazione e calunnia che presenteremo nei prossimi giorni.
Ma il problema diventa di tutti. Quotidianamente gli operatori Aamps entrano in aree privare per portare avanti la raccolta porta a porta. Basta davvero una segnalazione senza riscontri oggettivi per mandare a casa dei lavoratori?
Per mercoledì 22 maggio alle ore 11:30 abbiamo deciso di convocare una conferenza stampa di fronte all’azienda per denunciare pubblicamente quanto sta avvenendo. Abbiamo chiesto un incontro alla RSU Aamps per condividere questa vertenza e mettere in campo iniziative unitarie.
Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici a partecipare”