Spaccio, arrestato 37enne, stava svolgendo lavori di pubblica utilità per lo stesso reato
Livorno 7 dicembre 2025 Spaccio, arrestato 37enne, stava svolgendo lavori di pubblica utilità per lo stesso reato
“I lavori socialmente utili non bastano”: arrestato di nuovo per lo stesso reato
La Polizia di Stato di Livorno nei giorni scorsi, nel corso di mirato servizio, ha tratto in arresto un uomo, trovato in possesso di circa due etti di sostanza stupefacente del tipo eroina e cocaina con ogni probabilità destinati allo spaccio.
Gli investigatori della Squadra mobile livornese hanno pedinato per giorni l’uomo, studiandone gli spostamenti, fin quando, convinti che i suoi movimenti avessero una precisa finalità (di cedere dosi di stupefacente agli acquirenti), hanno deciso di intervenire, sottoponendolo ad un controllo nella mattinata di venerdì, proprio all’uscita della sua abitazione.
Nella tasca del giubbotto, in effetti, l’uomo custodiva trentasette involucri in cellophane, termosaldati, distinti per colore: nei blu era contenuta eroina, nei bianchi cocaina.
Con la medesima distinzione, il resto dello stupefacente veniva trovato all’interno della sua abitazione, per un totale di circa 190 grammi, di cui 120 di cocaina, 70 di eroina. All’interno del soggiorno/cucina dell’uomo, a riprova degli iniziali sospetti degli investigatori, è stato rinvenuto anche un bilancino di precisione perfettamente funzionante, e quasi quattromila euro in contanti, ritenuti dagli agenti della Mobile il provento della presunta attività di spaccio.
Per lo stesso identico tipo di reato – commesso esattamente due anni fa – l’uomo stava scontando la pena alternativa del lavoro di pubblica utilità, della durata di tre anni.
Tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, il 37enne è stato associato al carcere di Livorno su disposizione del magistrato di turno.
Va precisato che il procedimento penale non è ancora definito e, pertanto, le contestazioni dovranno essere ulteriormente verificate nell’eventuale giudizio. Solo una sentenza definitiva di condanna potrà far ritenere colpevole l’indagato.
“I lavori socialmente utili non bastano”: arrestato di nuovo per lo stesso reato

