Spaccio in casa occupata: tre tunisini all’obbligo di firma
Livorno 6 giugno 2020 – Nel pomeriggio del 03.06.2020 gli agenti di polizia della Squadra Mobile, avuta notizia di un’attività di spaccio di stupefacenti all’interno di un appartamento sito nei pressi di via Garibaldi, effettuava un controllo all’interno dell’abitazione.
L’abitazione era occupata abusivamente da tre cittadini tunisini, ben noti alle forze dell’ordine per i reati di detenzione e spaccio di droga, nonché per reati contro il patrimonio.
All’interno dell’appartamento erano presenti A.K. del 1992, H.M.E. del 1994 e J.T. del 1994, tutti domiciliati in un’altra abitazione poco distante.
I tre tunisini erano stati sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora dalle ore 21.00 alle ore 07.00.
Appena entrati, gli agenti notavano su un tavolo della sala una bilancina di precisione con residui di polvere bianca.
sul tavolo vi erano alcuni involucri già confezionati di sostanza stupefacente risultata poi essere cocaina pronta per essere immessa sul mercato cittadino.
La perquisizione domiciliare susseguente permetteva inoltre di rinvenire occultato all’interno di una scarpa altro denaro, per una somma complessiva di circa 13.000 Euro.
Oltre al denano sono stati rinvenuti alcuni monili in oro, diversi telefoni cellulari.
Altre dosi di sostanza stupefacente rinvenute all’interno di un ciclomotore in loro uso.
I tre soggetti, ben conosciuti al personale della Squadra Mobile, tutti privi di una lecita attività lavorativa, venivano pertanto tratti in arresto.
Il reato contestato è quello di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Il denaro rinvenuto, sicuramente provento di tale attività, sequestrato.
I tre tunisini avevano occupato abusivamente quell’appartamento utilizzandolo come base logistica per gli illeciti traffici
In questo modo tenevano così “pulito” il luogo di abituale dimora conosciuto dalle forze dell’ordine.
Ai tre, giudicati dal Tribunale di Livorno con rito direttissimo, è stata comminata la misura cautelare personale dell’obbligo di firma per cinque giorni settimanali