Spara a minori che raccolgono il pallone nella sua proprietà. Arrestato
Nella giornata di ieri alle h. 17.00 circa veniva richiesto l’intervento delle volanti presso la Sezione di Polizia ferroviaria. Sul posto erano presenti alcuni minorenni (5), livornesi, che ,alquanto scossi, raccontavano ai poliziotti che nel primo pomeriggio verso le 14.15, mentre giocavano a palla nei pressi di via Orosi, inavvertitamente la stessa finiva in un campo recintato confinante con un abitazione con una torretta.
Due di loro, scavalcavano la recinzione per recuperare la palla, mentre udivano una donna che nel mentre si era affacciata, urlare nei confronti di qualcuno di prendere il fucile e sparargli. A quel punto i due ragazzi sentivano il rumore di uno sparo, senza vedere l’autore del gesto, iniziavano a scappare verso gli altri ragazzi e riunirsi a loro per allontanarsi.
Quindi, tutti insieme, spaventati si dirigevano verso i giardini della stazione ferroviaria per poi portarsi verso le 17.00 presso gli uffici della Polfer, ove dopo aver raccontato tutto, attendevano i propri genitori e rendere regolare denuncia.
Il personale delle volanti, individuata prima l’abitazione, poi esattamente l’interno, vi trovavano una donna G.L.del 57, pisana , la quale dichiarava spontaneamente le responsabilità del marito in merito al fatto accaduto poco prima, giustificandolo con la loro esasperazione per i continuati tentativi di furti e violazioni di domicilio nei loro confronti.
Il marito, A.R. livornese del 50, raccontava spontaneamente infatti che alle ore 14.15 circa , su invito della moglie che aveva notato questi ragazzi giocare nel cantiere adiacente il loro giardino, imbracciava l’arma custodita all’interno di un armadio e mirava nei loro confronti sparando un colpo senza colpire nessuno.
La perquisizione domiciliare dava esito positivo: venivano rinvenuti due fucili, con cartucce, che venivano sequestrati. Nella pattumiera della cucina veniva rinvenuta la cartuccia poco prima esplosa nei confronti dei ragazzi. A.R.non risultava in possesso di porto d’armi, in quanto era scaduto nel 1996 e non rinnovato.
Quindi A.R, veniva arrestato per il reato di tentato omicidio in concorso e la moglie veniva deferita in stato di libertà per i medesimi.
Il Portavoce della Questura