Eventi 25 Luglio 2017

Spazio LIBRI

Tre Libri presentati da Cristina Lucetti

Alle 20.45 presso lo Spazio Libri alla Festa dell’Unità alla rotonda di Ardenza, Cristina Lucetti parlerà di tre libri: Ci ho messo la faccia, Tutto inizia dal basso e Sintomi di felicità.

 

Ci ho messo la faccia” “Il tapino ha perso la memoria. Non sa più chi è, dove andare, che cosa fare. Vaga senza una meta né un obiettivo preciso. No, non è l’incipit de Lo smemorato di Collegno e neanche un personaggio di Chi l’ha visto? , è un banalissimo piccolo nervo. Il mio nervo. Per la precisione, il VII nervo cranico, meglio conosciuto come nervo facciale. Con lui ho dovuto fare i conti in questo interminabile, dolorosissimo periodo. “Ad un certo punto scatta un click e l’interruttore passa da on a off. Tutto qui. A quanti sarà capitato di vedere la propria vita come un ponte: si attraversa e niente sarà come prima… Questa è la storia del mio click“.

Tutto inizia dal basso”Il libro: “Non è detto che succeda, a qualcuno succede presto, ad altri più tardi, ad alcuni mai, ma quando la musica ti si attacca addosso, ti accompagnerà per sempre. Anche quando sembra dimenticata o accantonata da eventi apparentemente più importanti, in realtà è lì sempre presente, pronta a riprendere il suo posto nel delicato equilibrio della vita”. La passione per la musica ha contagiato per decenni intere generazioni; musica ascoltata, studiata, praticata. Il periodo che è raccontato nel libro è quello che dagli anni Sessanta ci porta fino ad oggi; un periodo lungo oltre quarant’anni, come l’età musicale dei protagonisti di questa storia. Scoperta questa passione nel magico periodo dei complessini, hanno poi continuato, con percorsi diversi, questo rapporto d’amore con la musica. Hanno portato, in uno spazio intimo e vitale, una fiammella pronta a riaccendersi in ogni momento. “Tutto inizia dal basso…” è un metodo, una filosofia, rappresentata bene da uno strumento musicale, il basso: poco appariscente, quasi inutile per il profano ma in realtà indispensabile. Ma è soprattutto ̀ la parola d’ordine per Manlio (il personaggio principale del libro) e quelli della sua generazione, che avevano l’ambizione di migliorarsi nella musica, nello studio e nel lavoro; sapevano, perché qualcuno glielo aveva inculcato dentro, che tutto si può fare, basta avere volontà, umiltà e voglia di soffrire. Bisogna partire sempre dal basso, nella musica come nella vita. Ecco l’idea che pervade questa storia fantastica, che però attinge a moltissimi fatti e personaggi reali, di ieri e di oggi. Una scusa per mettere sotto i riflettori e rendere protagonista la passione di ragazzini, poco più che adolescenti, che si sentirono improvvisamente attratti dalla musica magica che caratterizzò gli anni Sessanta.

Sintomi di felicità -All’inizio è stato un formicolio nella parte destra del corpo: al viso, alla mano e alla gamba, diventata così pesante da costringerlo a trascinarla. Poi una strana stanchezza, qualche difficoltà nel mantenere l’equilibrio. Sintomi non ben definiti, che solo dopo molti mesi dalla loro comparsa sono stati attribuiti con sicurezza alla sclerosi multipla. Quando scopre di essere malato, Marco ha trent’anni e una carriera da tenore appena iniziata.
Divide le sue giornate fra lo studio, le audizioni, i concerti, le prove, i viaggi. Una vita densa di impegni e promesse che viene improvvisamente e bruscamente fermata. Cosa fare delle lezioni e delle serate programmate, dei progetti artistici che si stavano definendo? Sarà ancora possibile cantare? E per quanto tempo? I dubbi si intrecciano allo sconforto, alla rabbia, alla paura. Ma, anche se la crisi è profonda, la passione per il canto, la musica, il teatro è più forte. Marco decide di andare avanti e di tenere segreta quella nuova, scomoda compagna destinata a restare con lui per sempre.
Le cure hanno portato altri malesseri da sopportare e controllare, ma oggi, in mezzo a febbre, debolezza ed emicrania, sono comparsi nuovi segnali da interpretare: una consapevolezza diversa dei propri desideri; una motivazione più solida a realizzare i sogni; la capacità di godersi il tempo e gli affetti. Sintomi, probabilmente, di felicità.
Con questo libro il giovane tenore ha deciso di rivelare la sua malattia. Pur sapendo che questa scelta potrebbe mettere a rischio la sua carriera, non vuole rinunciare ad affermare che la sclerosi multipla e una vita vissuta pienamente non sono incompatibili.