“Spese di casa e abbigliamento, così un imprenditore usava i soldi covid garantiti dallo Stato”
Imprenditore utilizza finanziamento covid garantito dallo Stato per spese di casa e abbigliamento.
Le Fiamme Gialle hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Tribunale di Livorno su richiesta della locale Procura della Repubblica; nei confronti di un giovane imprenditore cecinese operante nel commercio al dettaglio per l’ipotesi di malversazione ai danni dello Stato,
Avrebbe utilizzato – secondo la preliminare contestazione – parte delle somme percepite non per i fabbisogni aziendali ma per suoi scopi personali.
In particolare, le indagini dei finanzieri della Compagnia di Cecina hanno evidenziato che l’imprenditore, dopo la percezione del finanziamento garantito di 20.000 €, avrebbe utilizzato gran parte della quota – ovvero 19.000 € – per pagamenti con carta di credito e spese presso negozi per la casa, di abbigliamento e intimo, farmacie, polizze assicurative, utenze e spese mediche. Impieghi ben diversi da quelli previsti dalla normativa emergenziale.
Il c.d. “decreto liquidità” (D.L. 23/2020), infatti, stabilisce che i finanziamenti della specie possano essere concessi a scopo di sostegno alle imprese che versano in uno stato di crisi per la situazione pandemica e che tali somme debbano essere impiegate per far fronte alle necessità aziendali.
Il giovane imprenditore è stato quindi deferito alla Procura della Repubblica di Livorno per il reato di “Malversazione a danno dello Stato” e a suo carico è stato emesso il decreto di sequestro preventivo che ha permesso di “recuperare” le somme distratte dalla destinazione per la quale erano state erogate.