Spese natalizie, un primo bilancio da parte di Confcommercio
Natale e consumi. Poche soddisfazioni per il commercio di vicinato, anche se si spera negli ultimi giorni.
In Provincia di Livorno si regaleranno soprattutto prodotti enogastronomici, giochi per bambini, abbigliamento e accessori, libri, prodotti e servizi per la cura della persona. Per i tradizionali pranzi e cene delle feste circa il 10 per cento sceglierà il ristorante
Nel periodo natalizio in Provincia di Livorno si conferma una sostanziale stabilità nella propensione agli acquisti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
“Il leggero aumento della spesa media in Italia per gli acquisti prima delle feste, stimata dalla nostra Confcommercio nazionale in 166 euro, nel nostro territorio stenterà a verificarsi. La situazione di incertezza di molte famiglie che temono la perdita del posto di lavoro, la perdurante stagnazione delle aree a tradizione industriale, i danni subiti con l’alluvione, non possono che deprimere un’economia che avrebbe bisogno di una forte scossa di diversificazione, e di politiche locali per il rilancio del commercio nei centri urbani”.
Federico Pieragnoli, direttore provinciale di Confcommercio non nasconde le preoccupazioni degli imprenditori rispetto alla cautela e alla tendenza al risparmio, che per le attività commerciali si sta sempre più trasformando in difficoltà a tenere aperte le saracinesche.
Certo non si rinuncerà ai regali per gli stretti familiari, soprattutto per i più piccoli, e infatti giocattoli e giochi per bambini in questo periodo non conoscono crisi. Restano tra i più regalati libri, profumi e piccoli gadget. Si confermano anche quest’anno i doni di servizi alla persona, come trattamenti estetici e di coiffeur. Penano a mantenere la redditività le imprese del settore abbigliamento, pur frequentatissime in queste settimane per i regali utili come abbigliamento e accessori. “Ormai si cerca lo sconto tutto l’anno, e il consumatore deve ancora capire che spesso gli acquisti online a prezzi stracciati si basano sullo smercio di prodotti contraffatti e di scarsa qualità” spiega Pieragnoli.
Bene i consumi alimentari, sia per la spesa dei pranzi in famiglia, sia per gli acquisti di prodotti artigianali di qualità, grazie anche alla moda “ritrovata” di regalare cesti di prodotti alimentari tipici. Torna la voglia di mangiare al ristorante.
“Secondo le nostre stime – afferma il presidente di Confcommercio Livorno Alessio Carraresi – a Livorno e provincia sarà circa il 10 per cento delle famiglie a scegliere il ristorante per il tradizionale pranzo di Natale, anche come premio per chi, a casa, fatica tutto l’anno intorno ai fornelli.
“Siamo ancora molto lontani dalla ripresa, e nella nostra provincia l’emergenza lavorativa è molto alta. La diversificazione dell’economia è ancora in fieri e il turismo, sia quello crocieristico, sia quello culturale ed enogastronomico, devono ancora imparare a sfruttare tutte le potenzialità del nostro territorio. Le feste rappresentano comunque una boccata d’aria per ristoranti e negozi, soprattutto per quelli di fascia alta e medio alta”.
Per la spesa media al ristorante si stimano 51 € medi a persona, mentre per il pranzo in casa la stima si attesta sui 17 euro medi a testa.
Continua la riscoperta dei prodotti locali di qualità e della stagionalità, per cui sia i ristoratori, sia le famiglie, scelgono con attenzione le materie prime, certo con qualche incursione nell’esotico e nel gourmet di nicchia.
Il consiglio di Confcommercio è quello di rifornirsi sempre dal negoziante di fiducia evitando le offerte esorbitanti e le vendite sotto costo magari online, e di privilegiare i prodotti del territorio.