Aree pubbliche 20 Maggio 2020

Spiagge libere: “No al fai da te, modalità di accesso uniformi in Toscana”

Tuffo su uno scoglio a Calafuria, diciassettenne in sala operatoria

Tuffo su uno scoglio a Calafuria, diciassettenne in sala operatoria

Toscana (Livorno) 20 maggio 2020 – Spiagge libere, Marchetti (FI): «Linee guida univoche per il controllo Lecciona, Calambrone, Calafuria o Cala Violina: no a una costa a tocchetti»

Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti alla Regione
«No al fai-da-te ma modalità uniformi sugli accessi negli arenili liberi toscani»

«No al fai-da-te sul controllo delle spiagge libere della Toscana.

Servono modalità di fruizione uniformi, non una costa ‘a tocchetti’ in cui comune che vai, regola che trovi.

Chi pensa alle vacanze è già abbastanza in confusione»

E’ Maurizio Marchetti, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, a indicare alla Regione la via delle linee guida che diano uniformità, in vista dell’estate 2020, alla gestione della sicurezza anti-covid nelle spiagge libere.

«Penso alla Lecciona di Viareggio, alle Dune e alle spiagge nel Parco di Migliarino San Rossore… penso al Romito e a Calafuria a Livorno, ai litorali nella tenuta di Rimigliano a San Vincenzo e a quelli nelle aree protette della Maremma.

I sindaci si stanno attrezzando, ma non voglio pensare che un bagnante per andare a farsi un bagno al mare debba girare la roulette russa di regole diverse in ogni Comune.

Serve una certa uniformità e per questo  invito la Regione a emanare linee guida univoche per gli enti locali non tanto per la cartellonistica che può essere parificata con poca difficoltà, ma sul controllo e la gestione dei flussi.

Si procederà secondo accordi con volontari?

O si darà modo ai Comuni di assumere personale stagionale qualificato?

E in quel caso, si prevede di sostenere gli enti locali in questa spesa che non potevano prevedere, ed eventualmente come?

I turisti dovranno prenotare? A chi? Come?

Non può esserci un modo a Viareggio e uno diverso a Calambrone perché la gente fa prima: resta a casa.

Evitare ulteriori impoverimenti del turismo spetta alla Regione che ha il dovere di dare alla Toscana massima appetibilità rendendola più semplice e smart possibile».

Nel pensiero di Marchetti la piattaforma unica per tutta la costa toscana non sottrarrebbe certo competenze ai Comuni

«Entro una medesima cornice poi ogni ente locale sa con che spiaggia ha a che fare in termini di accessibilità, morfologia, profondità e quant’altro.

Dunque ogni sindaco avrà margine per mettere in campo la propria capacità e creatività.

Ma entro un unico corridoio che lasci andare le persone al mare nella massima semplicità che la convivenza col coronavirus e le esigenze di sicurezza consentono».