“Spingi babbo spingi.” “alla faccia dei divieti”
Giochi inclusivi e uso improprio, il gioco tra menefreghismo e sicurezza.
Livorno 05 giugno 2017
Parco del Parterre, Livorno – Un titolo ironico “Spingi babbo Spingi” per evidenziare il continuo uso scorretto, pericoloso e spesso di menefreghismo verso i diritti dei diversamente abili.
Ecco anche stamani una solita e ripetuta scena di bambini normodotati che giocano sull’altalena dei disabili grazie a genitori compiacenti.
Ricordiamo a tutti che il parco ha moltissime altalene e giochi per tutti i bambini normodotati, da castelli alle altalene, alle barche dei pirati e così via. Il parco si è dotato tra i primi in italia di giochi inclusivi per bambini diversamente abili e spesso l’uso scorretto dell’altalena per bambini in carrozzina ha fatto si che si rompesse.
A livello personale voglio dire a quei genitori che usano impropriamente l’unica altalena per disabili, di ricordarsi quanto segue.
– Prima di usare impropriamente l’altalena per i disabili, fermatevi un momento ed iniziate a pensare. A pensare al vostro figlio che piange perchè non può andare sull’altalena perchè rotta o occupata. Adesso che state pensando a questa situazione, dove vedete vostro figlio o figlia triste con le lacrime agli occhi, fate un ulteriore sforzo mentale e cercate di mettervi nei panni di chi, non per sua scelta, ma per le cause della vita si trova a vivere una situazione di diversità.
Il bambino disabile è costretto a passare la vita fin da piccolo su una sedia a rotelle senza la gioia di poter correre, giocare a palla, cadere per poi rialzarsi o semplicemente mettersi a sedere in terra per giocare come gli altri bambini, ma costretto ad essere spinto da un genitore perchè la sedia a rotelle è troppo pesa. Seduto sul suo “TRONO” (la sedia a rotelle) pensate un attimo a cosa può provare ogni volta che si paragona agli altri bambini normodotati.
Finalmente qualcheduno ha provveduto con sforzi di solidarietà a dotare il parco con una bella altalena per dare anche al “BAMBINO seduto sul TRONO” una parvenza di normalità e momenti di gioia.
Una gioia che però grazie all’uso improprio gli può venire negata a causa della rottura dell’altalena. Dopo essere stato spinto dal genitore all’unico parco con un’altalena inclusiva, la trova rotta. Il dispiacere e le lacrime di questo bambino come vi dovrebbero far sentire?
Come diceva Fantozzi nei suoi film, e per non usare altri termini impropri, “non vi sentite come delle merdacce?”
Se avete un pizzico di coscienza Prima di usare il gioco inclusivo pensate e poi spiegate ai vostri figli la differenza tra quel gioco e gli altri ed educateli al rispetto degli altri.
Alberto Vincenzoni –
La giustificazione sul fatto che sia sempre vuota o poco utilizzata, non è una giustificazione che permette di utilizzare l’altalena inclusiva per scopi diversi da quelli previsti.
Sull’altalena è espressamente indicato e molto ben visibile il divieto di uso ai ragazzi normodotati, un divieto n ingiusto o punitivo, ma di sicurezza. La struttura infatti è studiata per poter contenere al suo interno una sedia a rotelle e fermarla in sicurezza. Si sicurezza, proprio quella sicurezza che non esiste per i bimbi normali, rendendola pericolosa perchè progettata solo per un utilizzo diverso.