Stamattina al museo si parla di migrazioni
Museo di Storia Naturale del Mediterraneo
Si parla di migrazioni culturali con il progetto Hetya
Incontro con il giornalista Savero Tommasi e i rifugiati ospiti della Caritas
Migrazioni culturali nel Mediterraneo è il titolo dell’incontro in programma domani, martedi 28 novembre, alle ore 9, al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo (via Roma 234).
L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto Hetya che ha l’obiettivo di favorire l’integrazione sociale e occupazionale dei giovani valorizzando le risorse del patrimonio culturale. Il progetto coinvolge in tutto 40 operatori culturali e 80 giovani “NEET” (Not Engaged, Employed or in Training) nei 4 paesi partner: Italia (Livorno), Svezia (Östersund), Norvegia (Tønsberg) e Bulgaria (Sofia).
A Livorno i partecipanti under 35 hanno ideato e stanno realizzando un proprio progetto che valorizzi le loro competenze e li porti ad acquisire le capacità per affrontare il mondo del lavoro. In questo contesto si inserisce l’evento che mira a fare emergere le culture di chi si trova a dover attraversare il Mediterraneo, ponte di collegamento fra varie culture.
Attori dell’iniziativa sono Beatrice Bargiacchi e Idy Mamadou Ba, i giovani NEET individuati tra i partecipanti a Hetya, che hanno proposto e sviluppato il progetto. All’evento parteciperanno il giornalista Saverio Tommasi, alcuni rifugiati ospiti della Caritas Livorno, due studenti del Liceo Cecioni che hanno contribuito, durante le ore di Alternanza Scuola Lavoro, alle attività di comunicazione e organizzazione.
L’incontro sarà il primo di una serie di appuntamenti rivolti alle scuole della città. A questo parteciperanno due classi del Liceo Cecioni e i giovani NEET dello stesso progetto Hetya provenienti dalla Norvegia e attualmente in mobilità a Livorno.
Nella prima parte della mattinata il giornalista Tommasi approfondirà l’approccio mediatico al fenomeno migratorio, interloquendo con gli studenti in una di tavola rotonda mediata da Beatrice Bargiacchi.
Successivamente seguirà una visita alle sale del Museo, nel corso della quale i ragazzi rifugiati presenti introdurranno alcuni aspetti culturali tipici della loro terra d’origine, con la mediazione di Idy Mamadu Ba.
Alla realizzazione dell’evento ha contribuito anche la Caritas di Livorno.