Attualità 13 Ottobre 2024

Stato ebraico continua ad attaccare basi Unifil in Libano, 5 feriti

Stato ebraico continua ad attaccare basi Unifil in Libano, 5 feriti  Cinque militari delle forze di pace dell'Unifil sono rimasti feriti a seguito di nuovi attacchi contro le basi della missione Onu nel sud del Libano, condotti dalle forze israeliane. La situazione nella regione si fa sempre più tesa, con un'escalation che sta allarmando la comunità internazionale. In risposta, 34 Paesi che contribuiscono alla missione Unifil, tra cui l'Italia, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta chiedendo misure immediate per proteggere i 'caschi blu'.  La dichiarazione, presentata dalla Polonia, sottolinea l'importanza del ruolo di Unifil in un momento particolarmente critico per la sicurezza della regione. "Consideriamo il ruolo di Unifil particolarmente cruciale alla luce dell'escalation in corso nella regione. Condanniamo con forza i recenti attacchi contro i 'caschi blu' di Unifil, azioni che devono essere fermate immediatamente e devono essere indagate in modo adeguato", si legge nel comunicato.  I Paesi firmatari esprimono preoccupazione per l'escalation del conflitto e per i ripetuti attacchi che mettono a rischio la stabilità del sud del Libano, un'area già segnata da tensioni storiche tra Hezbollah e Israele. L'appello include anche la richiesta di una risposta internazionale più incisiva per garantire la sicurezza delle truppe di pace, il cui lavoro è ritenuto essenziale per prevenire ulteriori escalation e mantenere la fragile pace nella zona.  Le indagini sugli attacchi sono state richieste con urgenza, mentre la comunità internazionale guarda con apprensione all'evolversi della situazione, chiedendo un immediato cessate il fuoco e l'adozione di misure che possano ristabilire la sicurezza sul campo.Livorno 13 ottobre 2024 – Stato ebraico continua ad attaccare basi Unifil in Libano, 5 feriti

Cinque militari delle forze di pace dell’Unifil sono rimasti feriti a seguito di nuovi attacchi contro le basi della missione Onu nel sud del Libano, condotti dalle forze israeliane. La situazione nella regione si fa sempre più tesa, con un’escalation che sta allarmando la comunità internazionale. In risposta, 34 Paesi che contribuiscono alla missione Unifil, tra cui l’Italia, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta chiedendo misure immediate per proteggere i ‘caschi blu’.

La dichiarazione, presentata dalla Polonia, sottolinea l’importanza del ruolo di Unifil in un momento particolarmente critico per la sicurezza della regione. “Consideriamo il ruolo di Unifil particolarmente cruciale alla luce dell’escalation in corso nella regione. Condanniamo con forza i recenti attacchi contro i ‘caschi blu’ di Unifil, azioni che devono essere fermate immediatamente e devono essere indagate in modo adeguato”, si legge nel comunicato.

I Paesi firmatari esprimono preoccupazione per l’escalation del conflitto e per i ripetuti attacchi che mettono a rischio la stabilità del sud del Libano, un’area già segnata da tensioni storiche tra Hezbollah e Israele. L’appello include anche la richiesta di una risposta internazionale più incisiva per garantire la sicurezza delle truppe di pace, il cui lavoro è ritenuto essenziale per prevenire ulteriori escalation e mantenere la fragile pace nella zona.

Le indagini sugli attacchi sono state richieste con urgenza, mentre la comunità internazionale guarda con apprensione all’evolversi della situazione, chiedendo un immediato cessate il fuoco e l’adozione di misure che possano ristabilire la sicurezza sul campo.

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