Stazione di Livorno: bar e pizzeria chiusi dopo il lockdown, la nota di Berti (M5S)
Livorno 18 luglio 2020 – La nota a firma dell’On. Francesco Berti in merito alla mancata riapertura del bar e della pizzeria ubicati all’interno della stazione di Livorno e rimasti chiusi anche al termine del periodo di lockdown:
“Sono passati esattamente due mesi dalla riapertura di bar e ristoranti dopo il lockdown dovuto all’emergenza COVID-19.
Ma, evidentemente, oltre 60 giorni non sono bastati per riaprire il bar e la pizzeria all’interno della stazione di Livorno.
Così i circa 10.000 passeggeri medi al giorno che vi transitano non trovano un posto aperto dove prendere un caffè o mangiare qualcosa.
Ho contattato Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), proprietaria dell’immobile, che ha ribadito che la decisione di non riaprire è dei gestori dei locali.
Per questo ho provato a contattare telefonicamente, purtroppo senza riuscirci, le società “Lagardère travel retail” e “Cibiamogroup”.
Sorprende che 60 giorni non siano bastati, ad una multinazionale francese – che nel 2018 ha fatturato 4,9 miliardi di euro e ad un’azienda italiana con 25 anni di esperienza alle spalle – per riaprire dei locali essenziali.
Essenziali non solo per i passeggeri ma anche per chi abita o lavora nei dintorni della stazione.
Non vorrei che la decisione di non riaprire fosse dovuta ad una scelta o strategia d’impresa con l’obiettivo di contenere le perdite.
Strategia che scaricherebbe però le pesanti ed inevitabili conseguenze sui lavoratori – lasciati in cassa integrazione – e sui viaggiatori e i cittadini che del servizio non vedono neanche l’ombra.
Il Governo ha fatto la sua parte e ha introdotto, con il “Decreto Rilancio”, il “Bonus Affitto” destinato alle imprese; con ricavi non superiori ai 5 milioni di euro, che hanno subito un calo di fatturato a causa dell’emergenza COVID-19.
Le aziende potranno beneficiare di un credito d’imposta pari al 60% del canone d’affitto per attività commerciali. Il credito sarà riconosciuto per i mesi di marzo, aprile e maggio. Per le imprese di commercio al dettaglio con un fatturato superiore ai 5 milioni di euro il bonus sarà invece del 20%.
Lo Stato ha fatto la sua parte e pretendiamo che soprattutto le grandi imprese e le multinazionali facciano la loro:
assumendosi concretamente il rischio di impresa e non scaricando su lavoratori e cittadini le loro responsabilità.
La chiusura dei due locali della stazione di Livorno dimostra invece che a pagare sono ancora una volta proprio loro”