Aree pubbliche 23 Dicembre 2021

Stop Comprensivi: superate le 500 firme su change.org e lettera aperta all’Amministrazione

Livorno 23 dicembre 2021

La lettera aperta che Stop Comprensivi ha inviato all’indirizzo dell’amministrazione comunale livornese (sindaco, vicesindaco, assessore ai Trasporti), del presidente della Regione Giani, dell’assessore Nardini e dei consiglieri Anselmi e Gazzetti, oltre che all’attenzione dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Livorno e dell’Ufficio Scolastico Regionale.

“Abbiamo letto con piacere la notizia della richiesta di sospensione del progetto di fusione fra gli istituti superiori Cerboni e Foresi a Portoferraio avanzata dalla presidente della Conferenza zonale, l’assessora Chiara Marotti.

Vi invitiamo, a tal riguardo, a prendere in considerazione la situazione critica del sistema scolastico livornese per decidere se non sia il caso di chiedere la sospensione anche del processo di riorganizzazione che riguarda le scuole di Livorno.

Sono iniziate ieri le pratiche propedeutiche alle iscrizioni ai nuovi cicli scolastici ed in città alcune migliaia di famiglie si troveranno ad iscrivere i figli a scuole di cui ancora non si conosce l’identità.

Come rete informale di scuole “Stop Comprensivi” analizziamo da tempo il progetto di comprensivizzazione che l’amministrazione comunale sta portando avanti e, oltre all’incertezza già segnalata, abbiamo individuato quattro criticità, che ci sentiamo di condividere con voi:

 

1) i comprensivi non sono equilibrati: c’è squilibrio fra il numero di sezioni dei diversi cicli e questo limita in partenza le possibili ricadute pedagogiche positive sugli alunni. Inoltre la divisione in comprensivi non rispetta le caratteristiche del territorio, perché ci sono scuole vicinissime tra loro divise in comprensivi diversi e scuole lontane accorpate;

2) la comprensivizzazione porta al taglio di alcuni servizi: spariranno tre D.S. e tre segreterie e questo avverrà in un periodo storico in cui ai D.S. e alle segreterie sono state delegate importanti funzioni per il contenimento dell’epidemia;

3) non è chiara la ricaduta sull’occupazione. In base alle tabelle ministeriali si perderanno almeno 13 posti nel personale ATA; le rassicurazioni dell’amministrazione comunale, che sostiene che ciò non avverrà, si basano su accordi ancora solo orali; inoltre, nel caso i posti di lavoro si potessero effettivamente mantenere, non è chiaro per quanto tempo e con quali modalità;

4) non è stata fatta nessuna analisi delle strutture, per cui i comprensivi nascono senza gli ambienti necessari (aule magne, palestre, laboratori…) e non sono previsti investimenti per sanare queste carenze.

Abbiamo segnalato più volte queste criticità all’amministrazione comunale, anche durante gli incontri avuti in presenza con il sindaco e la vicesindaco, ma le risposte che abbiamo ottenuto hanno fatto aumentare le nostre preoccupazioni che le scuole saranno lasciate sole a gestire un sistema che nasce squilibrato e che rischia di impoverire la città.

 

Come si  leggere sulla stampa locale e regionale sulla questione dei comprensivi è in atto una forte mobilitazione cittadina culminata nello sciopero del 10 dicembre che  a Livorno con un’adesione da record.

A tal proposito vi invitiamo a raccogliere maggiori informazioni alla seguente pagina fb: https://www.facebook.com/Stop-Comprensivi-101091845716671/?ref=pages_you_manage

Vi segnaliamo inoltre che il personale scolastico di Livorno ha lanciato anche una petizione su change.org e nel giro di appena una settimana ha raggiunto l’obiettivo di superare le 500 firme.

Aggiungiamo un’ultima considerazione. La Legge di bilancio dello scorso anno prevedeva un emendamento in base al quale i limiti numerici per il mantenimento dell’autonomia da parte delle istituzioni scolastiche erano abbassati, in merito proprio alle contingenti esigenze legate alla gestione della pandemia. Sembra certo che la norma sarà presente anche nella nuova Legge di bilancio.

In un momento in cui la logica del dimensionamento è abbandonata a livello centrale, non si capisce perché l’amministrazione a Livorno deve portare avanti un accorpamento di scuole.

Confidiamo quindi nel fatto che anche voi, come ha fatto la presidente della conferenza zonale Marotti, accogliate la richiesta di docenti, ATA e famiglie e chiediate tempo affinché la riorganizzazione degli istituti cittadini possa essere ripensata serenamente con un maggior coinvolgimento del mondo della scuola.

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