Cronaca 14 Luglio 2017

Stop del Tar a Nogarin, le reazioni

Queste le note inviate dalle Associazioni di Categoria e dal Partito Democratico

La decisione del TAR sul ricorso del sindaco Nogarin circa la sua ammissione al Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema ha suscitato diverse reazioni.

In sintesi, le associazioni chiedono al ministero di rimuovere le incertezze interpretative a livello nazionale e ricordano che se lo stallo continua ci sono gli estremi per ridare pieni poteri al vecchio Comitato Portuale. Il PD, invece, chiede al sindaco di fare un passo indietro per il bene del porto e nominare una persona di sua fiducia che non sia se stesso.

 

Qui di seguito le note giunte in redazione.

Le associazioni di categoria Asamar, Assiterminal, Confindustria Livorno Massa Carrara, Confitarma e Spedimar, facenti parte del Comitato di Coordinamento dell’Utenza Portuale, hanno emesso una nota nella quale si: “dichiarano profonda preoccupazione per la situazione di sostanziale stallo in cui è venuta a trovarsi l’Autorità di Sistema Livorno Piombino, a causa della conflittualità scaturita dalla diversa interpretazione delle procedure e dei requisiti, per la costituzione del Comitato di Gestione, ed auspicano fortemente che quanto prima sia definito l’assetto organizzativo dell’Ente”.

L’auspicio è “che la situazione di stallo cessi, e soprattutto che il Ministero competente intervenga con la dovuta sollecitudine per rimuovere le incertezze interpretative che, alimentate dalla non costruttiva conflittualità amministrativa, sta ulteriormente ritardando la definizione di tutti i progetti funzionali al riassetto organizzativo dei Porti di Livorno e di Piombino, con particolare riferimento al bando per la Darsena Europa che continua – reiteratamente – ad essere oggetto di rivisitazioni, per molti versi incoerenti con l’urgenza procedurale che tutti avevano a gran voce richiamato”.

“Il Comitato dell’Utenza Portuale incontrerà a breve termine il Presidente dell’AdSP e la Regione Toscana per sollecitare il completamento della composizione del Comitato di Gestione e dell’Organismo di Partenariato, richiamando l’esigenza che se ciò dovesse continuare ad essere impedito dai conflitti giudiziari ed amministrativi, si provveda con la ratio sostitutiva esplicitamente contemplata dalla Circolare del 23 settembre 2016 che conferma pienezza di poteri del Comitato Portuale”.


Il Partito Democratico e il segretario Lorenzo Bacci:

“Con l’ordinanza n.805 del 2017 il Tar ha respinto la richiesta di sospensione cautelare avanzata dal sindaco in ordine alla lettera del 2 maggio scorso con la quale il presidente Corsini, aveva dichiarato di non accogliere la designazione dell’ing. Filippo Nogarin ai fini della composizione del Comitato Di gestione, nuovo organo di governance dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, destinato a sostituire il Comitato portuale.

Pur sapendo che le valutazioni svolte in sede cautelare non potranno influenzare l’esito del ricorso principale in ordine al suo precipuo scopo, relativo all’annullamento dell’atto impugnato, riteniamo che il giudice amministrativo, procedendo ad un giudizio di comparazione tra l’interesse pubblico, che l’atto impugnato è volto a soddisfare, e l’interesse, del ricorrente, di paralizzarne provvisoriamente l’esecuzione, abbia considerato il primo prevalente rispetto a quest’ultimo.

Il Tar ha infatti stabilito che non ricorrono i requisiti tipici della sospensione cautelare, non essendoci le condizioni per concedere un simile provvedimento e non sussistendo il pericolo di un pregiudizio imminente e irreparabile “in quanto gli effetti del provvedimento impugnato appaiono diretti ad ottenere una nuova designazione da parte del sindaco al Comitato di Gestione”.

In attesa che il Tar si pronunci sul merito, nelle more cioè della definizione della controversia avviata ormai in via giudiziaria, chiediamo al Sindaco di assumersi le proprie responsabilità in ordine al protrarsi di una situazione di grave indeterminatezza che si sta trascinando ormai da troppo tempo. Se il sindaco, sempre più sordo di fronte alle tante richieste provenienti dal mondo imprenditoriale e da quello cittadino, volesse ostinarsi a condurre, con un atteggiamento arrogante e quasi irrazionale, una battaglia ideologica e di principio, in nome di una “corretta” interpretazione della legge, a subire un danno grave e irreparabile non sarebbe la sua persona ma il porto e la sua città, che aspettano risposte certe sul loro futuro. Caro sindaco, il tempo è scaduto: è arrivato il momento delle scelte: dimostra di avere a cuore il bene del porto, designa un soggetto terzo e dona al porto gli organi di governance che merita di avere“.