Studio Cortex, La nuova proposta di Martina Turini e Luca Marini
La neuropsicologia clinica come elemento mancante nel percorso di aiuto ai giovani, ma anche come componente fondamentale nella cura e gestione delle malattie degenerative degli anziani. Sono questi alcuni degli obiettivi dello Studio Cortex, nato a marzo 2017, dalle convergenze professionali di Martina Turini e Luca Marini, quest’ultimo noto giocatore di basket attualmente in forza alla Invictus Meloria.
Martina Turini si è laureata all’Università di Pisa in Psicologia Clinica ed è specializzanda in Neuropsicologia dello Sviluppo. Luca Marini si è laureato in Neuroscienza a Bologna e ha un master in Neuropsicologia Clinica all’Università di Roma, al quale ha aggiunto un master in Psicologia dello Sport. Allo Studio Cortex aderiscono anche Aurore Favilla, neuropsicomotricista dell’età evolutiva e un logopedista. A breve nello staff verrà inserito anche un fisioterapista.
Il benessere psico-fisico del pre-adolescente, così come la stimolazione cognitiva dell’anziano, sono la naturale integrazione offerta dalle neuroscienze rispetto a quanto viene già erogato dal settore pubblico. I giovani hanno a disposizione la scuola per imparare, ma rimane ancora scoperto il sostegno psicologico nell’età evolutiva; Non solo sarebbe auspicabile uno psicologo in ogni scuola, ma anche l’istituto del sostegno ai più bisognosi non dovrebbe prescindere dal supporto della neuropsicologia. Allo stesso modo per la fascia anziana è possibile agire sia sul piano della prevenzione – riconoscendo con maggiore anticipo le malattie degenerative – sia sul piano delle cure: un malato correttamente seguito sul piano neuropsicologico reagisce meglio alle cure e può assumere una quantità minore di farmaci. Lo stesso momento della diagnosi – spiegano i titolari – può essere ottimizzato con la somministrazione di 20 test aggiuntivi rispetto al tradizionale “Mini-mental”. Ai test viene sempre unita l’osservazione diretta del paziente.
Lo Studio sta avviando un progetto con adulti/anziani per la riabilitazione e la stimolazione cognitiva, supportato da un bando di finanziamento. “Nel pubblico – spiega Martina Turini – si lavora sempre a un ritmo incessante perché c’è da rispondere velocemente a tutte le richieste; in quel contesto non viene dato magari il giusto spazio alla riabilitazione”. “Nel nostro lavoro sugli anziani – aggiunge Marini – abbiamo previsto anche il sostegno ai familiari, che si trovano spesso a gestire un carico emotivo enorme”. Studio Cortex, che ha sede in via delle Galere 40, sta avviando collaborazioni e sinergie anche con medici famiglia, geriatri e pediatri. Tra le iniziative di promozione gratuite c’è anche la “Settimana del cervello” che si tiene a marzo. Nell’edizione 2017, a pochi giorni dalla costituzione dello Studio, lo screening della memoria aveva riscosso un discreto successo.
Nel dettaglio, i servizi per i bambini prevedono: valutazione (funzioni cognitive, stato funzionale, sintomi non cognitivi), riabilitazione (Disturbi deficit di attenzione e iperattività, apprendimento, linguaggio, condotta e autismo), sostegno didattico, interventi psicoeducativi a sostegno psicologico (inclusi i laboratori) e supporto ai caregiver (orientamento informativo e di supporto socio-emotivo, parent training, incontri informativi, teacher training).
I servizi per adulti prevedono: valutazione, riabilitazione (disturbi di memoria, di attenzione, afasia, interventi riabilitativi di tipo compensativo per altri tipi di disturbi neuropsicologici), interventi psicoeducativi a sostegno psicologico (disturbi d’ansia, depressivi, laboratori), supporto ai caregiver (orientamento informativo e di supporto socio-emotivo).
Luca Marini, in virtù della sua specializzazione, svolge anche la funzione di psicologo sportivo per la Pallacanestro Don Bosco. Le attività prevedono: mental training per migliorare la concentrazione, la facilitazione dei rapporti interni, gestione di ansia e stress, colloquio coi giocatori, osservazione sul campo e studio delle dinamiche di gruppo. La figura dello psicologo è di prassi nelle principali società sportive italiane, ma ancora poco diffusa qui in città, nonostante la propensione allo sport che connota Livorno.
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