Cronaca 28 Agosto 2020

Sughere: Detenuto scaglia peso da palestra in ghisa e ferisce Agente della Penitenziaria

LIVORNO 28 agosto 2020 –  Domenico Mastrulli leader della federazione sindacale CO.S.P. Sicurezza e Difesa interviene sull’ennesima aggressione nel carcere livornese ai danni di un agente.

”Carcere Le Sughere: intorno alle ore 16,40 circa,  è nata una discussione  tra detenuti di cittadinanza straniera

Questo primo pomeriggio un detenuto, noto per le proprie intolleranze a regolamenti e insubordinazioni ha lanciato  contro un altro recluso uno dei pesi  in ghisa, utilizzati  per attività ginnico ricreativa.

Il peso in ghisa scagliato oltre le sbarre, contro il detenuto che si lamentava dei rumori mentre effettuava la regolamentare telefonata ai parenti in una stanza adiacente; colpiva sul piedeun Agente della Penitenziaria

L’Agenteè stato portato in ospedale dove gli sono stati dati tre giorni di prognosi.

I dati aggiornati sull’istituto delle sughere indicano che su una presenza totale di 240 detenuti, circa il 30% sono di origini straniere.

Mentre l’organico previsto degli appartenenti alla polizia penitenziaria è di 200 Quello amministrato è di 160  SE SI CONTANO  I DISTACCATI AL NUCLEO NOTP E UFFICI AMMINISTRATIVO, CONTABILE, EDUCATIVO. Quello realmente presente nei reparti detentivi si riduce a solo 90 .

IL Penitenziario di Livorno con le diverse tipologie criminali dei ristretti conterebbe  240 detenuti, un dato che oscilla tra il sovraffollamento e l’irregolarità decretata CEDU (Unione Europea sui penitenziari Italiani), più volte condannata l’Italia per le violazione sui diritti umani.

Di contro, anche se appare  spiacevole  affermare che,  la Polizia Penitenziaria utilizzata nei reparti detenuti e vigilanza  da tempo appare  largamente inferiore  alle necessità chiamate quotidianamente a svolgere nei reparti detentivi se si contano ben oltre il 5% decretato dalla Delibera di Commissione Nazionale di Garanzia ex art.29 del DAP, ne mancano circa 70 unità ai  servizi operativi.

Come in tutti i contesti purtroppo in Italia, si aspetterà la tragedia, e dopo forse si interverrà a riguardo! Quando però ormai il povero agente di turno si ritroverà già sotto inchiesta!

Il taser o lo spray, nella realtà penitenziaria di oggi probabilmente non darebbero soluzioni, in quanto il contesto in cui si opera, porta un rapporto numerico di circa 1 agente per 50 detenuti.

La riforma normativa è l’unica soluzione atta a porre le basi del cambiamento e della risoluzione dei problemi non solo per la Polizia Penitenziaria ma anche per tutte le Forze dell’Ordine. Il reato di tortura ad oggi è una norma che lega le mani di chi opera per il. Ripristino della. Legalità.

Dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) vi è stata un escalation di aggressioni da parte di detenuti con problemi di tossicodipendenza e psichiatrici, che necessiterebbero di una struttura apposita per la loro gestione e non ubicati all’interno degli istituti di pena ordinari. Contiamo circa 4.300 agenti aggrediti, 167 suicidi negli ultimi 20 anni, 16 negli ultimi 18 mesi e solo 3 suicidi di cui due agenti donne Latina e Palermo nel solo mese di agosto”.

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