Sughere, FdI con il senatore La Pietra incontrano la Polizia Penitenziaria
Livorno 27 giugno 2020 – Il Coordinamento Provinciale di Fratelli d’Italia Livorno ha voluto esprimere la propria vicinanza ed il proprio apprezzamento alla Polizia Penitenziaria, visitando il Comando della Polizia Penitenziaria di Livorno presso il Carcere delle “Sughere”.
In rappresentanza di Fratelli d’Italia, oltre al Portavoce Provinciale Avv. Giacomo Lensi, i Consiglieri Comunali di Livorno e Rosignano, rispettivamente Andrea Romiti e Stefano Scarascia, oltre a vari dirigenti provinciali e comunali.
All’iniziativa ha partecipato il Sen. Patrizio La Pietra, il quale ha ascoltato direttamente dalle rappresentanze sindacali e dai dirigenti presenti in loco, le gravi problematiche cui quotidianamente la Polizia Penitenziaria deve far fronte, connesse ad esempio alla mancanza di spazi idonei per il personale impiegato, mezzi e materiale vetusto.
Dichiara il Senatore La Pietra:
“Oggi ho potuto constatare ancora una volta, come il ruolo della polizia penitenziaria da questo Governo, non viene, riconosciuto con il doveroso rispetto che meritano gli uomini e le donne che con il loro quotidiano impegno, spirito di abnegazione ed altissimo senso del dovere, varcano ogni mattina i cancelli del carcere”.
“Mi sono impegnato, come cittadino grato e riconoscente verso questo corpo di polizia, ancor prima che come politico, a portare all’attenzione del Parlamento tutto, le legittime richieste del personale della Polizia Penitenziaria che oggi mi sono state elencate, quali ad esempio la necessità di implementare la formazione del personale sia su materia giuridiche, informatiche ma anche su tecniche di negoziazione al fine di riuscire a fronteggiare in maniera corretta eventi critici come quelli che negli ultimi mesi si sono manifestati in moltissime struttura carcerarie del nostro Paese.
Sono orgoglioso come italiano della nostra Polizia Penitenziaria e di come gli uomini e le donne di questo Corpo, svolgono il loro lavoro, ma sono indignato per il modo in cui il Governo costringe loro a svolgerlo.”