Cronaca 16 Dicembre 2021

Sul vino, dall’UE tasse ed etichette shock come per le sigarette. L’allarme di Coldiretti

LIVORNO: DA ETICHETTA SHOCK COME SIGARETTE CONTRACCOLPO PER EXPORT, COLDIRETTI PREOCCUPATA PER EFFETTO SU VINO E PRODOTTI AGROALIMENTARI

Il Presidente Simone Ferri Graziani: “rischio frenata per vini Bolgheri e Costa Etrusca e prodotti a forte propensione export”.

Livorno 16 dicembre 2021

L’introduzione di tasse ed etichette shock come per le sigarette da parte dell’Ue su vino ed altri prodotti rischia di compromettere la ripresa ed imprimere un durissimo colpo alle esportazioni del Made in Livorno.

A manifestare preoccupazione è Coldiretti Livorno nel sottolineare che la relazione dell’Europarlamento “colpisce ingiustamente il primato del vino Made in Italy a cui la Toscana, ed in particolare la Costa degli Etruschi, contribuisce in maniera determinante. Le esportazioni complessive di prodotti agroalimentari nel 2020, nonostante le molte difficoltà, avevano fatto registrare una confortante crescita passando da 181 milioni di euro a poco più di 190 milioni di euro (+4%).

“E’ del tutto improprio – spiega Simone Ferri Graziani, Presidente Coldiretti Livorno – assimilare l’abuso di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità ed a più bassa gradazione come la birra e il vino che in Italia è diventato l’emblema di uno stile di vita lento attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol. Il messaggio che passa è distorto e rischia di penalizzare pesantemente realtà importanti come i vini di Bolgheri e della Costa degli Etruschi, che rappresentano una buona fetta del nostro export e più in generale per i prodotti agroalimentari a propensione export”.

La relazione non si limita a proporre aumenti delle tasse ma – sottolinea Coldiretti – spinge ad introdurre allarmi per la salute nelle etichette delle bevande alcoliche come per i pacchetti di sigarette.

 

Una decisione che ne scoraggerebbe il consumo da parte di quasi un italiano su quattro (23%) che smetterebbe di bere o ne consumerebbe di meno, secondo il sondaggio on line sul sito www.coldiretti.it.

Si tratta peraltro di un orientamento incoerente con il sostegno accordato dal provvedimento alla Dieta Mediterranea, considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, tra cui il cancro, ma che si fonda anche – ricorda la Coldiretti – sul consumo regolare di un bicchiere di vino ai pasti.

“Dopo il vino annacquato le etichette come le sigarette. – commenta ancora Ferri Graziani – Questa posizione non può che trovarci assolutamente contrari”.

Il giusto impegno dell’Unione per tutelare la salute dei cittadini secondo la Coldiretti non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate.

L’equilibrio nutrizionale – conclude la Coldiretti – va infatti ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto.

 

 

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