Cronaca 17 Febbraio 2018

Sventata la truffa del “finto avvocato”

Nel primo pomeriggio del 15 febbraio 2018, personale della Squadra Mobile della Questura di Livorno interveniva in questa via Costella dove era stata segnalata la presenza di persone dedite alle truffe agli anziani.

Nel dettaglio, si rilevava che un truffatore, spacciandosi per avvocato, aveva contattato  telefonicamente la vittima, una donna di 97 anni, sull’utenza fissa della sua abitazione,  raccontandole che la figlia era stata coinvolta  in un grave incidente stradale e che, pertanto, aveva urgente bisogno di denaro al fine di evitarle il sequestro del mezzo.

L’interlocutore precisava che i soldi dovevano essergli consegnati in contanti, ma la vittima riferiva di non averne in casa e, quindi, l’uomo insistentemente rettificava le sue richieste, chiedendole dei gioielli ovvero dei monili in oro che la signora poteva avere in casa. Il truffatore riferiva alla vittima che avrebbe richiamato dopo alcuni minuti,  cosa che in effetti avveniva, cercando così di carpirne la fiducia e convincerla a consegnargli quanto richiesto.

La vittima si rivolgeva però ad un vicino di casa che, capito l’intento truffaldino del soggetto, si fingeva lui stesso il nipote della vittima, chiedendogli dei dettagli ed un numero telefonico per poterlo ricontattare.

Il truffatore,  avendo inteso di non aver più possibilità di successo, forniva quindi un nominativo ed un recapito di un avvocato del foro di Livorno che, da successivi accertamenti, si sarebbero rivelati del tutto inesistenti.

Posto che l’attività investigativa prosegue al fine di giungere all’identificazione del reo, il caso in commento si presta ad essere assunto ad esemplificazione paradigmatica per veicolare qui di seguito, in chiave conoscitiva ed istruttiva a favore della cittadinanza, i consigli della Polizia di Stato per prevenire le truffe agli anziani. 

Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false erroneamente consegnate. Per qualunque problema e per chiarirvi qualsiasi dubbio, non esitate a chiamare il numero di emergenza 113.

Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, cercate di farvi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono riscosse le pensioni o altre ingenti somme di denaro. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione, anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.

Se avete il dubbio di essere osservati, fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada, entrate in un negozio o cercate una compagnia sicura come un poliziotto.

Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.

Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati. 

Consigli per i figli, nipoti e parenti stretti

Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani.

Ricordategli sempre di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti, rappresentando loro che, se hanno il minimo dubbio sulle buone intenzioni del loro interlocutore, è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure mediante una telefonata al 113.

Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.

Consigli per i vicini di casa

Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro qualche parola. La vostra cordialità li farà sentire meno soli.

Se alla loro porta bussano degli sconosciuti, esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li renderà più sicuri.

Segnalate al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa.

Consigli per gli impiegati di banca o di uffici postali

Quando allo sportello si presenta un anziano ed esprime una richiesta spropositata di denaro contante, investite un minuto per parlargli. Basta poco per evitare un dramma.

Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli.

Per ogni minimo dubbio, esortateli a contattarvi.