Provincia 24 Settembre 2022

Sversamenti in mare e misure di contrasto confronto tra Comune di San Vincenzo e balneari

Sversamenti in mare, confronto tra Amministrazione e operatori del settore balneare: le misure di contrasto e il piano degli interventi in caso di eventi simili

 

san vincenzoSan Vincenzo (Livorno), 23 settembre 2022 –

Nei giorni scorsi il sindaco Paolo Riccucci e l’assessore all’Ambiente Alessio Landi hanno incontrato alla sala ex Fucini i rappresentanti delle associazioni di categoria e gli operatori del settore balneare e turistico ricettivo per un confronto in merito al fenomeno degli sversamenti in mare. Una circostanza che, a seguito delle forte piogge cadute sul nostro territorio circa tre settimane fa, ha causato l’emissione di un’ordinanza di divieto di balneazione su gran parte del litorale sanvincenzino.

Il sindaco Paolo Riccucci spiega:

“Siamo consapevoli delle difficoltà che si trovano ad affrontare in situazioni simili gli operatori del settore balneare, oltre naturalmente a cittadini e turisti.

Per questo abbiamo deciso di organizzare questo confronto, per poter anche decidere insieme le misure da adottare dal punto di vista informativo e preventivo quando si verificano tali eventi.

Al di là del piano di contrasto e degli interventi strutturali che stiamo mettendo a punto, riguardanti la pulizia delle condotte di scarico e un’indagine accurata della rete fognaria, abbiamo concordato con gli operatori di poter distribuire una cartina dettagliata con i punti fissi di prelievo da parte di Arpat in caso di forti piogge.

Così da poter intervenire in via preventiva e in modo tale che gli operatori siano in grado di informare tempestivamente cittadini e turisti e sconsigliare in via precauzionale la balneazione in attesa delle analisi di Arpat”.

Agli operatori è stato evidenziato i fattori che hanno determinato gli sversamenti.

Ovvero il confluire delle acque meteoriche nel sistema di fognatura nera che ha portato tutta l’acqua ritenuta erroneamente ‘chiara’ verso il mare anziché finire verso la depurazione. Un blocco la cui causa è riconducibile al sistema fognario ibrido del nostro territorio, cioè a un’interconnessione tra le reti bianca e nera.

Da qui l’alterazione dei valori che poi ha fatto scaturire l’ordinanza di divieto di balneazione. Considerati dunque questi aspetti, e la necessità in caso di ripetersi dell’evento di contenere disagi sia ai cittadini che ai turisti e agli operatori del settore, l’Amministrazione ha definito anche un piano di interventi di contrasto.

A partire da un’operazione di pulizia della condotta di scarico in prossimità del sottopasso di via Roma, in grado di poter allentare la pressione sui fossi.

Si farà un’accurata indagine della rete fognaria, analizzando la documentale delle zone dove c’è connessione tra acque chiare e acque scure.

Un lavoro a medio-lungo termine, che ha l’obiettivo di portare meno pressione al depuratore. Un’altra misura è rappresentata dall’attivazione di un piano di emergenza che possa consentire – attraverso un canale di comunicazione diretto tra Asa e tecnici del Comune –  a cittadini e turisti di essere avvisati in tempo utile in caso di eventi analoghi, così da poter subito informare in merito alle zone critiche e/o vietate attraverso l’emissione di un’ordinanza preventiva che avrebbe così il compito di consentire ad Arpat di effettuare analisi entro i 4 giorni e ad Asa di controllare nell’immediato lo stato delle pompe di sollevamento.

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